Tariffe non incassate: «Danno al Comune di Terni». Cinque nei guai

Concluse le indagini di Finanza e Corte dei Conti sulle somme che la polisportiva Campitello avrebbe dovuto versare all’ente per l’uso degli impianti fra il 2010 e il 2014

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Circa 500 mila di mancati introiti per le casse del Comune di Terni. Questo il danno erariale che la procura regionale presso la Corte dei conti dell’Umbria contesta a cinque fra dirigenti e funzionari – attuali ed ex – del Comune di Terni, operativi presso gli uffici comunali ed in parte presso l’ex circoscrizione nord, per non aver vigilato sulla riscossione delle tariffe, previste da contratto, per l’utilizzo dei campi sportivi comunali da parte della polisportiva Campitello, società estranea alle contestazioni in oggetto. Quest’ultime sono relative ad un arco temporale che va dal 2010 al 2014.

Tariffe e campi sportivi nel mirino

L’indagine, coordinata dalla magistratura contabile umbra, è stata condotta dal nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Terni, coordinato dal capitano Andrea Longo. Ai cinque si addebita una condotta ‘gravemente colposa’ per avere «con il loro comportamento, arrecato un pubblico nocumento quantificato in circa mezzo milione di euro di mancato introito per le casse del Comune di Terni». All’origine della vicenda c’è un accertamento delle stesse Fiamme Gialle – una verifica fiscale presso la società sportiva ternana – all’esito del quale sono emersi, secondo gli inquirenti, «profili di responsabilità amministrativa prontamente partecipati all’autorità giudiziaria contabile».

L’origine

A ciò hanno fatto seguito ulteriori accertamenti istruttori, sempre in coordinamento con la procura della Corte dei conti dell’Umbra, da cui è emerso che «il concessionario, nel periodo in esame, incassava e tratteneva indebitamente le somme riscosse dagli utenti dell’impianto senza che il Comune, per il tramite dei propri dirigenti ed amministratori preposti, avesse mai operato alcun controllo, diffida o revoca della concessione». Gli accordi prevedevano, invece, la riscossione delle quote per l’utilizzo dell’impianto sportivo direttamente da parte del Comune che si impegnava a ristorare la polisportiva delle spese da questa sostenute nella gestione, per consumi di elettricità e riscaldamento.

Andrea Longo, comandante nucleo polizia economico finanziaria

Incasso indebito

Dal comando proviciale di Terni delle Fiamme Gialle si osserva che «l’attività testimonia la costante attività di collaborazione con la procura regionale della Corte dei conti e l’assiduo impegno profuso dai reparti del comando nell’esecuzione di mirati controlli a tutela del bilancio pubblico». Una volta che gli inviti a dedurre saranno notificati ai cinque dirigenti e funzionari coinvolti, questi potranno spiegare le proprie ragioni attraverso i legali difensori, con l’obiettivo di chiarire quanto prima le proprie posizioni rispetto alle accuse mosse dalla magistratura contabile.

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