Teleriscaldamento a Terni, prosegue il confronto

Tavolo operativo tra il comitato di cittadini e l’assessore Salvati: focus su centrale backup, gara e convenzione

Condividi questo articolo su

Teleriscaldamento a Terni, il confronto prosegue. Si è svolto in settimana un incontro operativo – in via telematica – tra il comitato dei cittadini e l’assessore ai lavori pubblici Benedetta Salvati, a poco più di un mese dall’appuntamento in III° commissione consiliare nella quale si era fatto il punto della situazione. La strada resta tortuosa.

TELERISCALDAMENTO: «DUE PRIVATI INTERESSATI». NODO CONVENZIONE

Centrale backup

In sostanza sono stati ribaditi alcuni punti chiave: per l’attivazione serve in primis concludere il collaudo, quindi il test degli impianti Ast di recupero calore e il nodo della centrale di backup. Quest’ultima non si farà in quanto mai inclusa nel progetto, «quindi saranno le caldaie condominiali – il riepilogo di Francesca Arca, la più attiva del comitato – a funzionare da backup». In tal senso l’assessore e l’architetto del Comune intervenuto ne hanno sottolineato il vantaggio «in quanto l’utenza pagherebbe così un canone minimo non dovendo pagare il sovrapprezzo per la centrale». A seguire con attenzione la vicenda è in particolar modo – sponda consiglio – l’esponente di Senso Civico, Alessandro Gentiletti.

LA PETIZIONE: «RIAVVIATE IL PROGETTO»

L’efficientamento energetico e la gara 

Nel corso dell’incontro inoltre è stato messo in evidenza che il 13 ottobre il soggetto privato ha formalizzato l’interesse «ad inserire l’attivazione del teleriscaldamento nel suo progetto di efficientamento energetico per la manutenzione in Global service degli impianti del Comune», facendo così carico della messa in esercizio, dell’allungamento della rete di distribuzione e dell’immediata attivazione nei condomini già predisposti all’allaccio, in particolar modo via Lazio. Specificato in tal senso che servirà attendere 90 giorni – dal 13 ottobre – per eventuali altre proposte di pivati.  A quel punto «la commissione comunale dovrà valutare l’interesse pubblico delle proposte ed indire una gara europea per circa 10-15 milioni di euro». Tirata in ballo anche la possibilità di coinvolgimento – in termini generali, nell’ambito di sorgenti per la produzione di calore – come la centrale Edison e il termovalorizzatore.

«IMPOSSIBILE PROCEDERE CON LE MODALITÀ ORIGINARIE»

Prossimo step

«Il progetto – il commento della Arca già a suo tempo, poi ripreso in occasione del tavolo operativo – sarebbe un fiore all’occhiello per tutte le aziende del territorio coinvolte, che restituirebbero così alla cittadinanza un servizio a compensazione dell’ inquinamento prodotto con le rispettive lavorazioni. Il vantaggio sarebbe soprattutto per tutta la città di un’aria più pulita: i riscaldamenti condominiali ad idrocarburi sono la principale fonte di inquinamento nelle città. L’appuntamento per il prossimo tavolo operativo sarà non prima del prossimo anno, a meno di novità che dovessero intervenire nel frattempo». Resta il nodo della convenzione con Ast da rinnovare entro gennaio. Infine è stata posta l’attenzione sul fatto che «con l’allungamento della rete di distribuzione, molti condomini di Terni potrebbero avvalersi dell’ecobonus statale per i lavori di allaccio al teleriscaldamento».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli