di Gianni Giardinieri
Alla vigilia dell’esordio in campionato contro il Pescara (venerdì 23 agosto, ore 20.45 stadio ‘Libero Liberati’), consueta conferenza stampa pre-gara per l’allenatore della Ternana, Ignazio Abate, chiamato alla prima assoluta su una panchina professionistica. Avversari di turno gli abruzzesi di Silvio Baldini. Di seguito le dichiarazioni del tecnico rossoverde.
Tantissime sedute a ‘porte chiuse’. Il motivo di questa scelta, novità tattiche?
Per quanto riguarda le ‘porte chiuse’ non ho assolutamente problemi ma credo che sia giusto che alcune esercitazioni siano fatte in maniera più isolata. Ci sono tanti ragazzi nuovi ed abbiamo bisogno di trovare automatismi ed alchimia tra tutti noi. Siamo in una fase particolare, in cui inizia il campionato ed il mercato è ancora aperto».

La Gazzetta dello Sport ci dà come squadra da battere
«Amo questo tipo di pressioni e le analisi devono essere lucide e coerenti. In campo non entra il blasone della piazza ma un gruppo di giocatori. Sicuramente non possiamo dire di partire in prima fila, perché ci sono squadre più consolidate di noi. Alla lunga vince il gruppo più forte. Arezzo ed Entella sono squadre più consolidate di noi, anche proprio a livello di gruppo. Per i ragazzi però questo titolo deve essere da stimolo. In questo girone ci sono piazze gloriose».
Vitali o Franchi titolare
«Conoscevo Vitali e Franchi. Da domani darò la possibilità ad uno di loro. Al portiere chiedo determinate caratteristiche e c’è chi è più pronto in tal senso. Voglio tanta competitività».
Condizioni fisica e sistema di gioco
«Non faccio una questione di moduli. I ragazzi dal punto di vista fisico stanno migliorando molto e da un punto di vista delle conoscenze li vedo più sciolti. L’amichevole con la Pianese ha avuto ombre e luci mentre in questa settimana i ragazzi hanno fatto molto bene. Sia noi che loro non saremo al 100% ma in questo momento conta l’aspetto caratteriale e la forza di volontà nel voler vincere la partita».
Emozione dell’esordio e Donnarumma
«Le sensazioni sono molto belle e io sono molto carico. È in questi momenti che io mi gaso e sono felice di iniziare. Sono contento di incontrare una squadra blasonata come il Pescara, allenata da un bravo allenatore. È una partita di cartello davanti al nostro pubblico e abbiamo tutto per vivere una bella serata. Su Donnarumma posso dire che è in ritardo dal punto di vista fisico e non ha i ritmi degli altri. Sicuramente andrà in panchina».
Pietro Cianci può fare comodo?
«In questo momento vedo Ferrante, Rovaglia e Donnarumma. Penso solo al Pescara».
Situazione generale della rosa
«Sono tutti a disposizione e domani dopo la rifinitura deciderò chi partirà dal primo minuto».
Cosa preoccupa di più del Pescara e i nuovi arrivi
«Corradini è arrivato in buone condizioni, così come Tito. Romeo due giorni fa ha avuto un po’ di febbre ma stamattina si è allenato alla grande. Il Pescara può giocare in vari modi anche se poi l’impronta dell’allenatore è chiara».
Scotto dell’adattamento alla categoria
«Fin dal primo giorno ho detto ai ragazzi che quando si retrocede bisogna subito calarsi nella nuova categoria. Il calcio è uguale dovunque: bisogna pedalare forte per emergere contro gli avversari. Come ho detto i ragazzi hanno fatto una settimana di livello e sono sicuro che non deluderanno i tifosi».
Scelta del campo di allenamento
«Sinceramente preferivo il naturale. Volevo trovare una struttura che potesse essere definitiva. Girando un po’ ho percepito che restare qui all’ antistadio potesse offrire alla fine questo senso di appartenenza collettiva, con i giocatori che possono fermarsi anche un paio d’ore successivamente al termine degli allenamenti».