Ternana-Genoa, il Tar annulla un Daspo

Sentenza di merito del tribunale in merito ai fatti accaduti il 22 ottobre 2022: «Assoluta mancanza di prove per comportamenti violenti»

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di S.F.

Ternana-Genoa del 22 ottobre 2022, ci sono ancora strascichi giudiziari per via degli incidenti che coinvolsero le tifoserie. Il Tar Umbria ha annullato il Daspo emesso dal questore della Provincia nei confronti di un tifoso ligure, difeso nella circostanza dall’avvocato Simone Carrea: ministero dell’Interno ko, anche a causa di una «assoluta mancanza di prove, e finanche di descrizioni specifiche, riguardo ad un’eventuale partecipazione del ricorrente ai comportamenti violenti, minacciosi o anche soltanto provocatori ascritti».

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La contestazione

Tutto nasce dai disordini prima e dopo lo svolgimento della sfida, con un gruppo di tifosi ospiti responsabile di lancio di fumogeno e petardi nei confronti dei supporter delle Fere. Nel mirino della questura è finito anche il ricorrente al Tar per «aver rivestito in ruolo attivo nei comportamenti contestati, poiché al termine della gara, all’interno del parcheggio della tifoseria ospite, veniva ripreso dalle telecamere di videosorveglianza dello stadio mentre si disponeva per inscenare un nuovo corteo. Lo stesso veniva immortalato mentre impugnava con la mano destra un tubo idraulico in pvc di colore verde, celato ed occultato con tessuto di colore scuro». Il tifoso si è mosso al Tar con una serie di motivazioni: istruttoria carente, travisamento dei fatti, valutazione irragionevole e omessa comunicazione dell’avvio del procedimento.

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Ricorso fondato. La bandiera

Il tifoso genoano – si legge nella sentenza – aveva già fatto presente in sede penale che ‘il tubo, ripreso dalle telecamere in suo possesso altro, non era che la bandiera della propria squadra, di cui peraltro non avrebbe fatto alcun uso improprio’, ma il tribunale di Terni ha al contrario ritenuto che ‘non fosse l’asta della bandiera della squadra, quanto un vero e proprio tubo, posto che il colore verde della parte superiore (come si evince chiaramente dalla visione del video), unitamente al nero, non corrispondono minimamente ai colori caratteristici della bandiera’ del Genoa. «Dalle fotografie, scattate in ora buia alla luce artificiale nel parcheggio dello stadio, non sembra possibile stabilire di che colore sia la stoffa avvolta intorno al tubo (la parte visibile, essendo la stoffa arrotolata), e nessuna considerazione specifica ha prospettato al riguardo la difesa dell’amministrazione. Nel provvedimento, del resto, si indica semplicemente un colore ‘scuro’, dunque compatibile con il blu». C’è altro per il Tar: «Di più, costituisce fatto notorio che le bandiere utilizzate allo stadio dai tifosi di una squadra di calcio (oltre ad avere di regola l’asta o il supporto in tubi di pvc, materiale che, per leggerezza e flessibilità, è idoneo a consentire di sventolare continuamente la bandiera), se in larga prevalenza riportano i colori sociali, possono però avere anche colori diversi, e contenere, al pari degli striscioni, le scritte, le immagini e i simboli più svariati, testimoniando talvolta episodi o altri elementi identitari dei club in cui è organizzata la tifoseria. Può aggiungersi che risulta inverosimile che un ultras, volendo introdurre nello stadio un corpo estraneo atto ad offendere, lo mascheri con una stoffa che non possa passare per un vessillo poiché non mostra alcun collegamento con la propria passione sportiva». Daspo illegittimo, tutto annullato.

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