Ternana, Piccioni: «Insieme possiamo farcela. Lotteremo con le unghie e con i denti»

Il medico e docente, delegato dal presidente Guida per i rapporti istituzionali, parla del momento cruciale della stagione rossoverde e degli obiettivi futuri

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di Gianni Giardinieri

Alla vigilia di Ternana-Cosenza abbiamo incontrato il professor Massimo Piccioni, ternano doc, medico cardiologo e docente all’università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, vicino al presidente della società rossoverde Nicola Guida fin dall’inizio della sua avventura con le Fere. Persona riservata, mai un’intervista, preferisce lavorare lontano dai riflettori. Il professor Piccioni riveste l’incarico di delegato dal presidente per i rapporti con le istituzioni e gli affari generali e ha accettato il nostro invito solo per manifestare la sua grande passione rossoverde e incoraggiare la squadra e i tifosi.

Sabato scorso eravamo a leccarci le ferite per una sconfitta immeritata in quel di Pisa, dopo aver sfornato una prestazione di grande spessore. Lei segue sempre da vicino i ragazzi, come li ha trovati alla ripresa degli allenamenti?

«Parlandoci, ho capito che quello che doveva essere consolato ero io. Ho trovato un gruppo compattissimo e un mister pronto a ripartire, a cui ribadiamo, estendendola anche al suo staff, piena fiducia. Una squadra che pratica un buon calcio, di qualità, che deve solo essere più cinica, meno sfortunata e più concentrata nei singoli episodi. Abbiamo una rosa giovane, affiancata da giocatori più esperti, plasmata da un direttore sportivo di comprovata capacità e che ha svolto un lavoro eccellente. ‘Li bardascetti’, per dirla alla ternana, sono di grande livello e i più ‘anziani’ sono pronti a fare la loro parte, a partire dal nostro capitano Marco Capuano. Tutti proiettati verso un unico obiettivo: la salvezza. L’ambiente è sereno e la squadra è consapevole dei propri mezzi, con la massima fiducia. Mi sembra che non si possa dire altrettanto delle dirette concorrenti».

Nicola Guida e Massimo Piccioni (foto calcioternano)

La stagione però è di quelle da far tremare i polsi. Un inizio da incubo. Poi l’arrivo di Breda che ha migliorato la classifica, ma siamo sempre lì a lottare.

«E continueremo a farlo con le unghie e con i denti. È vero, all’inizio abbiamo avuto difficoltà legate al passaggio proprietario. Abbiamo avuto poco tempo e pagato lo scotto di una prima fase di ‘rodaggio’, chiamiamola così. Non entro nelle questioni tecniche ma è indiscutibile che certe scelte hanno richiesto una riflessione meditata e forse si sono allungati i tempi, tenendo conto anche dei risultati della Ternana ‘dei record’ dalla C alla B e dalla stima che la guida tecnica si era meritata soprattutto dai tifosi: anche la gratitudine dovrebbe far parte del mondo del calcio. L’arrivo di Roberto Breda ha poi rappresentato un positivo nuovo inizio. Poi il calciomercato di gennaio ha portato tanti nuovi giocatori, ci sono state uscite eccellenti, ma credo che il saldo, a livello qualitativo, ci stia dando ragione. Del resto i giocatori che hanno cambiato maglia, lo hanno fatto per una loro precisa volontà e non mi pare che si siano verificate ripercussioni negative. Chi indossa la divisa rossoverde deve farlo come se quei colori fossero tatuati sulla pelle e io so che i nostri ragazzi si batteranno fino alla fine».

Anche perché il 2025 sarà l’anno del centenario.

«Appunto, un motivo ulteriore per non lasciare nulla di intentato. A questo proposito va ricordato che la Ternana è impegnata anche sul piano sociale con iniziative di solidarietà a sostegno delle famiglie fragili e di educazione nelle scuole, ad esempio contro il bullismo. Anche questi temi saranno presenti nella ricorrenza perché nella storia ci siamo stati e vogliamo restarci con onore. In questi mesi ci siamo impegnati molto per accrescere la credibilità presso le istituzioni sportive e, nel reciproco rispetto, credo che i risultati siano visibili. I valori di correttezza e lealtà sportiva sono il nostro orgoglio e patrimonio».

Avete pensato a qualche iniziativa per la partita di sabato prossimo contro il Cosenza?

«Sì, assolutamente. La società è al lavoro per questo e seguiranno le comunicazioni ufficiali. Sappiamo bene che il nostro uomo in più sono i tifosi che si sono sempre comportati, anche nei momenti difficili, con grande generosità e correttezza sportiva. Non hanno mai fatto mancare il sostegno, dal tifoso friulano incontrato a Como al carissimo nonno di Pisa: un grazie a tutti. Anche la recente presentazione del Ternana Club del policlinico Gemelli conferma la simpatia con cui siamo seguiti anche fuori dall’Umbria. Abbiamo bisogno del sostegno della città, di una provincia e di una regione in cui la Ternana nel calcio è la prima protagonista e sono certo che il pubblico ternano risponderà alla grande».

Nelle ultime settimane si è molto parlato del progetto stadio-clinica. Il sindaco Bandecchi si è esposto parlando di un accordo in dirittura d’arrivo con la Ternana. È così?

«Il tema è all’attenzione della società e le funzioni preposte sono costantemente al lavoro. Posso confermare il nostro interesse per il progetto dello stadio e la proficua collaborazione instaurata. Il mitico ‘Liberati’ necessita di un ammodernamento per migliorare la fruibilità e renderlo, come struttura, al passo coi tempi, sfruttando le potenzialità come luogo di aggregazione sociale, per iniziative commerciali e per il tempo libero soprattutto per bambini e giovani. Sul piano sportivo il pubblico dovrà essere fisicamente più vicino al campo, per far sentire il calore dei tifosi. Il problema degli stadi è generale e posso assicurare che ci sono strutture in condizioni di criticità maggiori rispetto al ‘Liberati’, ad esempio lo stadio di Pisa. Premesso tutto ciò, la priorità in questo momento è fare punti a partire da sabato prossimo e conquistare la salvezza».

Cosa si sente di dire al tifoso ternano in un momento così importante della stagione?

«Abbiamo parlato chiaro fin dall’inizio, premettendo che sarebbe stata una stagione di lacrime e sangue. Il presidente Guida lo ha ribadito più volte e merita tutta la nostra stima per l’impegno che ci sta mettendo, accanto ai successi aziendali nel campo della ricerca scientifica: abbassare i costi di gestione e ringiovanire la rosa, rimanendo competitivi. Non abbiamo fatto promesse e non vogliamo farle neanche ora. Il popolo ternano apprezza la sincerità e la schiettezza: è nelle sue corde dai tempi dei tempi. Tutti insieme possiamo farcela».


VIDEO – IL PRESIDENTE GUIDA PARLA DELLA CONVENZIONE PER LO STADIO ‘LIBERATI’ E DEL PROGETTO CLINICA-STADIO

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