Ternana ‘normalizzata’ Fiamma ancora accesa

Una prestazione da squadra compatta consente ai rossoverdi di sbloccarsi. Funziona la cura difensiva, ora servono conferme: «Tirata fuori cattiveria che mancava»

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di S.F.

Stefano Bandecchi in tribuna

La condizione di classifica della Ternana era e resta – eufemismo – molto complicata. Per carità. Ma quei punti per il morale e per tenere ‘acceso‘ il gruppo che tanto invocava Luigi De Canio sono arrivati e in casa rossoverde, pur coscienti del rischio concreto di retrocessione, c’è una boccata d’ossigeno essenziale per ricaricare le pile post trittico di match ravvicinati e iniziare la settimana pre Spezia con un mezzo sorriso in più. I tre punti con la Cremonese hanno messo in mostra una squadra ‘normalizzata’, davanti e dietro: tutto sta nel vedere se è stata una giornata fortunata o, davvero, qualcosa sta cambiando tra le ‘Fere’.

IL 2-1 ROSSOVERDE. MONTALTO E DEFENDI CONDANNANO LA CREMONESE. BANDECCHI ANCORA NEL MIRINO

L’esultanza dopo il gol del momentaneo 2-0

Fere regolari La Cremonese era senza attacco titolare, bene. Un vantaggio per la Ternana senza dubbio che, però, al di là delle assenze in casa grigiorosse e di quelle proprie (Valjent, Gasparetto non può essere considerato un perno al momento) è stata in grado di giocare un match da squadra ‘normale’. Sembra poco, ma non nel contesto attuale rossoverde dove, troppo spesso, in tempi recenti è venuta a mancare amalgama di gruppo e compattezza: sabato pomeriggio c’è stata invece la sensazione di un undici unito e concentrato per tutta la durata del match. Sì, Defendi non ha seguito Cavion in occasione del 2-1, tuttavia nel resto del match non si sono registrati gravi errori difensivi o pecche offensive in fase di finalizzazione. Già di per sé è una notizia per la Ternana, abituata – anche con lo stesso De Canio alla guida tecnica – a tenori ben più negativi. Il successo di misura sulla Cremonese può e deve rappresentare il vero punto di partenza del tentativo di rincorsa salvezza.

Alessandro Favalli

LUIGI DE CANIO: «I RAGAZZI HANNO REAGITO»

La trasformazione difensiva si era già parzialmente notata nel primo tempo di Venezia senza allenamenti a pieno regime per il trainer lucano. Questa volta i rossoverdi, pur con un assetto difensivo mutato a causa della squalifica del centrale slovacco, sono stati in grado di reggere la pressione costante dell’avversario: niente ripartenze – Carretta avrebbe fatto comodo per tentare qualche allungo in velocità – efficaci per le ‘Fere’, ma la tenuta della retroguardia ha consentito di portare a casa il risultato. Niente rimonta incassata questa volta, pur con tutti i patemi del caso dovuti a un atteggiamento fin troppo ermetico in alcuni momenti.

L’errore di Defendi su Cavion

IL RACCONTO FOTOGRAFICO DI ALBERTO MIRIMAO

Gli esempi delle punte Montalto è un giocatore particolare a livello caratteriale. In allenamento talvolta urla ai compagni, si lamenta e appare come uno sfrontato. Poi arriva il sabato e puntualmente si dimostra il giocatore più ‘sul pezzo’ per agonismo, spirito di combattività e capacità di leadership: contro la Cremonese l’attaccante siciliano – e con lui anche Piovaccari, stremato alla fine – non si è tirato indietro quando si è trattato di aiutare la squadra per far funzionare a dovere il sistema difensivo. Insomma, al cospetto dei grigiorossi nessuno ha fatto come gli pare. Altro buon punto di partenza.

IL COMMENTO DI ALESSANDRO FAVALLI E ANDREA SALA

Federico Piovaccari

La prestazione che non ti aspetti L’apice del sabato del riscatto rossoverde è nella figura di Favalli. L’esterno lombardo in stagione è stato spesso protagonista di episodi – tatticamente in difficoltà in molte circostanze – negativi sia a livello di scelte che di lettura delle situazioni di gioco. Al cospetto della Cremonese ecco la performance dell’anno per lui: doppio assist – non gli accadeva da un anno esatto, in Padova-Santarcangelo 2-0 – un salvataggio decisivo e un paio di buone chiusure di qualità. Molto bene: «La palla – ha commentato in zona mista in merito all’episodio che ha permesso alle Fere di non subire gol – è passata sotto le gambe di Sala ed ero dietro di lui, per fortuna che non è entrata. Lo spirito avuto contro la Cremonese cercavamo di averlo anche nelle partite scorse, lottare per tornare alla vittoria i prima possibile: siamo riusciti a tirar fuori quella cattiveria in più che era mancata in precedenza. Bisogna continuerà a lavorare e ripartire da questo atteggiamento. Non è stato un bel periodo perché il clima era teso, è normale quando non arrivano i risultati. Tuttavia – ha concluso – non ci siamo abbattuti».

Andrea Sala bene

Sala scalza Plizzari Rigore parato a Zigoni in quel di Venezia, conferma meritata e nuova, buona – al di là di un passaggio a vuoto in occasione di un corner grigiorosso – performance che consolida la posizione del 24enne di Saronno: «Siamo dispiaciuti per Venezia al di là del rigore parato, meritavamo qualcosa in più. Con la Cremonese – il commento – una grande partita contro una bella squadra e ci mancavano molto i tre punti. L’uscita alta sotto la curva nord? Serviva un pizzico di pazzia per vincere e ho deciso di farla». Tanti bocconi amari per lui in stagione. Ora, sotto la guida tecnica di De Canio, è passato da terzo a primo portiere: «Sempre dura stare in panchina, quest’anno la questione – di certo le cose con Pochesci non erano rose e fiori – sera un po’ diversa. Ho sempre cercato di allenarmi a mille e fare il professionista: ho avuto questa occasione e cercherò di sfruttarla a meglio». A La Spezia, salvo infortuni, toccherà ancora a lui.

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