di S.F.
Non sempre la fortuna assiste e quando manca serve una squadra coesa in tutti i reparti, con idee chiare o la giocata del singolo che ti risolva la partita. A La Spezia niente di tutto ciò, ma solo l’ennesima sconfitta esterna conquistata senza nemmeno premere troppo sull’acceleratore da parte spezzina. Breda ha trovato conferme, sì, negative tuttavia: l’instabilità costante della difesa e le difficoltà dell’attacco nel crearsi occasioni. Con il Novara quantomeno c’era stato quel pizzico di cinismo necessario per ottenere il bottino pieno. Tolto quello è tornato il buio.
Quattro di fila Ternana da horror al di fuori del ‘Liberati’ in avvio di stagione. Tolto il k.o. di Crotone in coppa Italia, per i rossoverdi zero punti – un gol solo all’attivo – sui dodici disponibili: un simile rendimento mancava dal 2007 nell’allora serie C, quando le ‘Fere’ di Giorgini persero le prime cinque sfide esterne.
Duplice problema L’attacco non va e oltretutto ha perso – controlli nelle prossime ore al polpaccio – nel breve periodo il brio di Fabio Ceravolo. Un grande difetto, sfortunatamente per Breda non l’unico: per il tecnico veneto c’è anche il problema relativo alla difesa ed in particolar modo alla coppia centrale. La sensazione è che l’intesa tra Masi e González, alla quinta partita da titolari in un sistema con retroguardia a quattro, sia tutt’altro che in miglioramento. Errori di valutazione, posizionamento e marcatura stanno affliggendo troppo spesso i due rossoverdi, ieri in diverse circostanze sorpresi e battuti – fisicamente e tecnicamente – da Calaiò. L’unico del pacchetto arretrato ad aver garantito un livello costante e affidabile finora è stato Vitale, visto che anche Zanon è apparso non propriamente a suo agio nel gestire con efficacia le due fasi di gioco.
Lento e nervoso Disastroso da mediano in un 4-2-3-1/4-4-1-1, deludente domenica al ‘Picco’ da playmaker classico in un centrocampo a tre. Che, come specificato da Franco Signorelli al momento dell’arrivo in rossoverde, è il suo ruolo classico: passaggi in orizzontale lenti ed imprecisi, scorrimento della palla non fluido e incisività nel gioco della Ternana più o meno nullo. Paradossalmente il venezuelano – nervoso a La Spezia dopo la sostituzione al 5’ della ripresa – ha disputato la sua miglior partita da ‘Fera’ a Salerno, schierato da ‘rifinitore’ alle spalle di Ceravolo: per il resto, finora, un rendimento non all’altezza delle aspettative. Difficilmente di questo passo potrà guadagnare la convocazione in nazionale per le sfide contro Bolivia ed Ecuador a novembre.
Tanti moduli e zero pericolosità Tre in una singola gara, con un unico comun denominatore: la scarsa pericolosità della squadra. Via il 4-3-3 dopo l’ingresso di Falletti, poi 4-2-3-1 e 4-4-2 con l’inserimento di Dugandžić in supporto di Avenatti nelle vie centrali. Tutto inutile, specie se l’uruguaiano gioca per gran parte del match spalle alla porta e lontano dall’area di rigore; se a questo si somma l’atteggiamento – a tratti – svogliato ecco che Breda si sta ‘gustando’ il giocatore in versione 2013/2014, quando però era al primo anno in Italia ed in pieno adattamento alla nuova realtà. «Ricambierà la nostra fiducia facendoci vincere le partite», le parole di Simone Longarini a fine settembre. Un auspicio che finora non è stato di certo realizzato: c’è tempo, ma non troppo considerata la classifica.
Il ‘desaparecido’ Zero minuti, quattro panchine e tre tribune. Una partenza da dimenticare per Jens Janse, scomparso dai radar di Toscano prima, Avincola poi ed ora Breda. L’idea dell’olandese sulla seconda stagione in rossoverde era un po’ diversa: «Beh, di sicuro – spiega Gianluca Marini, agente del giocatore di Venlo – non è contento della situazione che sta vivendo, anche se in questo momento credo che i suoi problemi vengano, purtroppo, dietro quelli della squadra. E lo dico più da ternano che da manager. Io spero di sbagliarmi, ma quando una stagione comincia male diventa difficile: prima il grande trambusto societario e l’arresto di Zadotti, poi il tira e molla con Cozzella finito come sappiamo e, per ultimo, le dimissioni di Toscano. Troppi guai tutti insieme che rischiano di far implodere l’ambiente».
Chance cercasi Riferendosi al suo assistito e non solo, Marini aggiunge che «credo sia arrivato il momento per Breda di fare alcune scelte dando spazio a chi sta fuori; se la Ternana ha fatto 4 punti in 7 partite, e Janse non ha giocato nemmeno un minuto, sarà difficile che possa fare peggio di chi ha giocato fino ad ora. Ma le scelte le fa il tecnico, come sempre, ed il ragazzo può solo impegnarsi al massimo negli allenamenti per dimostrare il suo valore a chi, gioco forza, lo conosce poco». Per l’ex Dinamo Tbilisi nemmeno uno scampolo anche sotto la guida tecnica di Toscano: «Vero, ma non dimentichiamoci che per colpe non certamente nostre ha firmato il rinnovo con un mese di ritardo, ed appena firmato si è beccato una polmonite che lo ha tenuto fermo per altri 10 giorni pieni. Diciamo che, fino a 15 giorni fa, era ancora al 70%, quindi era giusto che Toscano provasse altre strade. Ed infatti noi non ci siamo mai lamentati con nessuno e continueremo così». C’è un però: «Il ragazzo – continua Marini – è sicuro di essere ormai vicino al 100% e questo vorrebbe dimostrarlo anche in campo, con tutte le sue forze. D’altronde, tutti noi desideriamo giocarci le chance che meritiamo, e Jens di sicuro non è da meno. Uno che ha vinto campionati all’estero, con 20 e più gare in ‘Under’ 21 olandese, ed oltre 150 gare nell’Eredivisie, di certo non trema di fronte alle responsabilità. Poi starà a lui dimostrare sul campo di essersi meritato la fiducia dello staff tecnico».
La ‘querelle’ Battaglia legale in vista tra Simone Longarini e Vittorio Cozzella dopo le dichiarazioni dell’amministratore unico sull’operato dell’ex ds. Nella conferenza del 30 settembre il figlio del patron ‘Edoardo’ aveva dichiarato che «abbiamo acquistato Janse e Furlan a condizioni molto migliori rispetto a quelle che ci aveva indicato Cozzella», Marini preferisce non commentare: «Assolutamente me ne guardo bene, anche perché qualsiasi dichiarazione da parte mia, avendo io avuto rapporti lavorativi con entrambi, potrebbe essere utilizzata in un ambito che non amo. Personalmente, spero solo che tutto si risolva rapidamente per il bene della squadra che, checché se ne dica, risente anche di queste situazioni esterne». Infine per l’immediato futuro di Janse Marini afferma che «reputo difficile pensare che non gli venga concesso di dimostrare il suo valore: il presidente ama ripetere che gioca chi merita, ma se io non vado mai in campo come posso dimostrare il mio valore?». Male che vada c’è sempre il mercato di gennaio.
Derby vinto Festeggiano invece gli allievi nazionali di Goffredo Carocci: i rossoverdi si sono imposti di misura, 1-0, sul Perugia con una rete di Matteo Filipponi. Bene anche i giovanissimi regionali, vincenti 4-0 sulla Bosico; battuta d’arresto invece per i giovanissimi nazionali di Maurizio Nori, sconfitta 3-0 a Roma dai giallorossi.
Riserve in campo Lunedì pomeriggio al ‘Taddei’ partitella contro la ‘Primavera’ di Avincola per coloro che non hanno giocato a La Spezia o che in Liguria non hanno avuto un corposo minutaggio: nel 4-2-3-1 spazio dunque a Gava, Janse, Monteleoneo, Meccariello, Dianda, Zampa, Signorelli, Palumbo, Falletti, Grossi e Dugandžić. Sala e Lo Porto sono stati invece schierati nell’undici delle giovani ‘Fere’. Lavoro defaticante per i titolari, out l’infortunato Ceravolo, Coppola (in permesso per motivi personali) e Martin Valjent: lo slovacco, messo alle spalle il doppio successo con l’Under’ 21 slovacca su Cipro ed Olanda, tornerà in gruppo mercoledì. Palestra e leggera corsa a bordo campo per Cedric Gondo.