Ternana, Breda ed il ‘fato’ del debuttante

Imprecisione azzurra, legni e un eccellente Mazzoni salvano l’esordio del veneto, premiato poi da una buona ‘lettura’ del match

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di S.F.

La fortuna, non poteva emergere in un momento migliore. Che in questo caso ha accompagnano Roberto Breda in un debutto rossoverde tutt’altro che agevole date le circostanze: nel 2-0 al Novara, a completare il mix vincente che ha premiato le ‘Fere’, la straordinaria giornata di Luca Mazzoni e un cinismo sotto porta sconosciuto finora alla Ternana. Esordio con vittoria, novanta anni festeggiati con i tre punti davanti al pubblico di casa ed ultimo posto in classifica ‘consegnato’ ai piemontesi: si respira aria positiva finalmente in via Aleardi.

Ancora insufficiente Felipe Avenatti

Ancora insufficiente Felipe Avenatti

TERNANA-NOVARA 2-0, LE FOTO DI ALBERTO MIRIMAO

Un’indole inefficace «Gli piace arretrare e giostrare da playmaker offensivo, deve impare a muoversi meglio in area,ed entrarci più spesso». Toscano e Tesser l’ hanno ripetuto più volte nelle loro avventure rossoverdi e Breda, sulle orme di Avincola, ha confermato il buon 4-2-3-1 – un 4-4-1-1 in fase di ripiego – visto a Salerno. E nel farlo ha dato l’opportunità a Felipe Avenatti di giocare da ‘rifinitore’, permettendogli così di seguire la sua indole: male però l’uruguaiano, slegato dai restanti giocatori dell’arco offensivo rossoverde e in costante ritardo nel posizionarsi bene nei trenta metri finali degli azzurri. La spinta motivazionale del veneto e di Donatello Matarangolo su di lui, per ora, non ha avuto effetto. E il gol – appena uno, al Modena, nelle ultime tredici presenze in serie B – continua a latitare. La fiducia di staff tecnico e società («ricambierà facendoci vincere le partite, la certezza manifestata da Simone Longarini») non gli manca, ma proseguendo in questo modo la panchina può diventare realtà per il sudamericano.

ROBERTO BREDA NEL POSTPARTITA: «SODDISFATTO, FORTUNATI NEGLI EPISODI»

Federico Furlan: primo assist in rossoverde

Federico Furlan: primo assist in rossoverde

Trio dinamico ed incisivo Chi ha invece beneficiato dello schieramento tattico ad un’unica punta è Fabio Ceravolo. Se all’Arechi’ il locrese era stato ben assistito da Signorelli, spostato – il venezuelano insufficiente in ambedue le fasi di gioco, dannoso per i rossoverdi nel match con i piemontesi per imprecisioni e distrazioni continue – davanti alla difesa accanto a Zampa al ‘Liberati’, sabato l’attaccante rossoverde ha trovato un ottimo compagno in Federico Furlan, ‘bestia nera’ del Novara sia sull’out sinistro che su quello destro. D’altronde bastava inserirlo nella casella giusta, quella di esterno e non di mezz’ala, per farlo renderlo al meglio e il giocatore di Montebelluna non ha deluso: dribbling, incursioni e capacità di creare superiorità numerica che spesso ha messo in crisi la retroguardia avversaria. Meno appariscente ma comunque positiva la performance di Belloni, coinvolto in minur misura nel gioco rispetto all’ex Bassano Virtus. Presto per dirlo, ma la sensazione è che i tre possano ricoprire un ruolo di rilievo nella Ternana di Roberto Breda. In attesa che Felipe Avenatti decida cosa fare. E soprattutto come farlo.

GUARDA LE INTERVISTE A FABIO CERAVOLO E FEDERICO FURLAN

Falletti non segnava dal 22 novembre 2014, in Perugia-Ternana

Falletti non segnava dal 22 novembre 2014, in Perugia-Ternana

Porta inviolata, ma non per merito dei rossoverdi, che continuano a mostrare pause preoccupanti nella fase difensiva. Vuoi per la troppa distanza tra centrocampo – risolutivo il cambio Busellato-Signorelli – e difesa o per l’insufficiente prova da ‘schermo’ alla retroguardia del venezuelano e Zampa, il Novara ha creato tante, troppe palle gol per affondare le ‘Fere’: l’imprecisione degli azzurri (incredibili gli errori di Rodríguez e Signori), la superlativa prestazione di Mazzoni e i legni – palo e traversa – hanno permesso all’undici di Breda di chiudere la gara senza subire marcature per la prima volta in stagione. L’intesa tra González e Masi è ancora tutta da trovare. La fortuna non assisterà sempre la Ternana: per Breda tanto lavoro da fare sul reparto arretrato. Intanto seconda panchina consecutiva per Martin Valjent, a bocca asciutta anche Jens Janse e Cedric Gondo. Di sicuro – specie l’olandese – non l’avvio che si attendevano.

La soddisfazione di Breda a fine match

La soddisfazione di Breda a fine match

Tempismo e ‘lettura’ Le idee erano chiare: «Dobbiamo cercare di ‘leggere’ meglio le partite», parola di Mazzoni e Breda nel prepartita. Detto, fatto: perfetti per tempismo ed efficacia i cambi dell’allenatore trevigiano nel primo quarto d’ora della ripresa. Busellato ha garantito equilibrio e incisività in interdizione, Falletti brio offensivo e imprevedibilità: il 22enne di Artigas ha centrato la prima rete dal 22 novembre 2014, nel derby del ‘Curi’. Ed è un gol che può far ripartire una stagione rossoverde finora nefasta.

Sorrisi Sguardi cupi e preoccupati addio, almeno per il momento. In casa rossoverde finalmente è tempo di sorrisi: «Abbiamo sul volto un’altra espressione, quella che – commenta Fabio Ceravolo – mancava da inizio campionato: siamo veramente contenti per il successo. Siamo stati in grado di soffrire come c’era da soffrire, specie nel primo tempo, per poi essere cinici e colpire quando dovevamo. Il secondo gol ci ha messo un po’ di tranquillità».

Un posizionamento vincente Gol in gare consecutive per il locrese, obiettivo che non raggiungeva dallo scorso marzo. Due prestazioni più che buone a Salerno e sabato al ‘Liberati’ dopo l’addio di Toscano: «Non so se sia una casualità – spiega in merito alle reti di fila realizzate da unico attaccante nel 4-2-3-1 -, però il mister già lo conoscevo e mi ha sempre detto di sfruttare le mie qualità da prima punta e di andare negli spazi. Contro il Novara l’ho fatto ed il secondo gol è arrivato da una palla in profondità: in definitiva è stata una mossa vincente. Al di là di questo siamo stati compatti – conclude elogiando il portiere livornese – e Mazzoni ha fatto più miracolo, gli episodi sono stati a nostro favore, mentre in altre situazioni no».

La coreografia della curva nord

La coreografia della curva nord

Uomo assist A Bassano del Grappa ne aveva collezionati cinque lo scorso anno. L’arrivo di Breda e lo spostamento nella sua zona preferita ha portato Federico Furlan a confezionare il suo primo assist in maglia rossoverde: «Una vittoria troppo importante per noi. Venivano da tante partite dove non avevamo raccolto ciò che dovevamo, quindi era necessario – commenta il veneto – ripartire dai tre punti e questo ci dà grande entusiamo. Io segno poco, mi piace più servire i compagni: è una mia caratteristica quella di arrivare sul fondo e dare magari una palla. Ci provo spesso comunque a tirare, da sinistra è più facile perché posso rientrare sul piede ‘forte’ e calciare; dall’altro lato mi riesce meglio giungere al cross dal fondo».

Adattamento e ruolo Furlan si è destreggiato con efficacia in entrambi i lati del gioco. Prima di ‘tagliare’ la difesa del Novara i rossoverdi hanno sofferto e non poco gli attacchi degli azzurri: «Stiamo provando il nuovo modulo da meno di due settimane ed il Novara era schierato con un 4-3-3: a centrocampo eravamo in inferiorità numerica e, con le loro mezzeali brave ad inserirsi, ci mettevamo un po’ in difficoltà. Ora vado meglio – conclude parlando del miglioramento personale – perché gioco nel mio ruolo, eravate abituati a vedermi da mezz’ala in questo avvio di stagione».

Il quadro commemorativo

Il quadro commemorativo

Debuttanti senza sconfitte Si allunga la striscia degli allenatori rossoverdi – escluso Avincola, ‘prestato’ per un match dalla ‘Primavera’ – non battuti al debutto in gare ufficiali: l’ultimo tecnico ad esordire sulla panchina delle ‘Fere’ con una sconfitta fu Raimondo Marino nel marzo 2007, poi solo risultati positivi per i vari Giorgini, Baldassarri, Domenicali, Gobbo, Andreani, Orsi, Toscano e Tesser. Un buon ‘fato’ che prosegue.

Il calo Giornata che doveva essere di festa e così è stato. Bellissima la coreografia della curva nord e il quadro commemorativo donato a Simone Longarini, tuttavia la cornice di pubblico del ‘Liberati’ è stata deludente a livello puramente numerico: 4 mila e 331 spettatori nonostante la politica attuata dalla società di via Aleardi per l’occasione, il minimo stagionale finora. Ad incidere in negativo anche il pessimo avvio di campionato: nelle tre gare casalinghe gli spettatori sono stati 13 mila e 731, ben 6 mila in meno – 19 mila e 356 complessivi nei match contro Pescara, Bologna (notturna, come contro il Livorno) ed Avellino – rispetto alla scorsa annata. Un decremento che sfiora il 30%.

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