Ternano di 39 anni perde la vita dopo un drammatico schianto

Venerdì Francesco Montanucci era finito con l’auto contro un albero fra Artena e Colleferro (Roma). Ricoverato al ‘San Camillo’, è morto lunedì

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Ha lottato per tre giorni fra la vita e la morte, ma purtroppo non ce l’ha fatta Francesco Montanucci, 39enne ternano ricoverato da venerdì all’ospedale ‘San Camillo Forlanini’ di Roma. Era rimasto coinvolto venerdì mattina, intorno alle ore 10.40, in un grave incidente stradale autonomo accaduto lungo la via Latina, fra i centri di Colleferro e Artena, in provincia di Roma.

Condizioni disperate

Montanucci, al volante di una Renault Megane, aveva perso il controllo del veicolo – l’ipotesi è che il fondo stradale bagnato e la velocità abbiano influito – finendo la propria corsa contro un albero. Immediatamente soccorso dagli operatori del 118, in condizioni disperate, il 39enne era stato elitrasportato all’ospedale ‘San Camillo’ con codice della massima gravità e quindi ricoverato in rianimazione con riserva di prognosi. Un quadro che purtroppo, con il passare delle ore, non è migliorato fino al drammatico epilogo di lunedì.

Il capitano Ettore Pagnano

Le indagini

La salma del giovane ternano, di passaggio nel Lazio per impegni personali, è a disposizione dell’autorità giudiziaria – in particolare la procura della Repubblica di Velletri – per gli accertamenti del caso. A partire dall’esame autoptico che, al pari di altri, verrà disposto per accertare con precisione le cause del decesso. L’automezzo, inizialmente sequestrato per i rilievi da parte della polizia giudiziaria, è stato successivamente ‘liberato’. Le indagini sul grave incidente, che non ha coinvolto altri veicoli e persone, sono condotte dai carabinieri della Compagnia di Colleferro, guidati dal capitano Ettore Pagnano. Solo al termine degli accertamenti medico legali, la salma potrà essere restituita ai familiari del 39enne per i funerali che verranno fissati nelle prossime ore.

Cordoglio

Francesco Montanucci, oltre ai propri cari, lascia tanti amici profondamente colpiti dalla notizia della sua scomparsa prematura. «Era un ragazzo buono che nella vita è stato meno fortunato di tanti altri – dice uno di loro -. Lo ricordo per il sorriso, la voglia di vivere, la simpatia e un senso dell’amicizia profondo che porterò sempre dentro».

Francesco Montanucci

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