Qualità aria Terni, studenti in campo per sviluppare sensori

Coinvolti oltre 150 alunni di cinque istituti nel progetto TernAria di Arpa, fondazione Bruno Kessler Trento e Airi

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Un progetto che coinvolge più di 150 studenti di cinque scuole superiori di Terni e che ha l’obiettivo di sviluppare sensori per la qualità dell’aria. Saranno realizzati dagli alunni: si chiama TernAria, è proposto da Fondazione Bruno Kessler di Trento, Arpa Umbria e Airi (Associazione italiana per la ricerca industriale) ed è finanziato dalla fondazione Carit. C’è il patrocinio del Comune.

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Le scuole e il lavoro

Gli istituti coinvolti sono l’’ITT Allievi-Sangallo, il Casagrande Cesi, il Classico e Artistico (IISCA), i licei scientifici Donatelli e Galilei. «In questo caso il tema proposto dal progetto – viene sottolineato da Arpa – è il ciclo dell’innovazione: dalla ricerca al prodotto sul mercato. Le diverse scuole, partecipando con intere classi, diventano reparti di un’azienda, il cui obiettivo sarà sviluppare un sistema per il monitoraggio continuo e diffuso della qualità dell’aria nella Conca Ternana. Le azioni prevedono lo sviluppo della pasta sensibile ai gas da monitorare (NOx, O3 e CO); l’integrazione del sensore su una scheda da realizzare; la gestione dei segnali che la scheda; in una modalità IoT, trasmetterà ad un centro di controllo; la realizzazione di un package che completi il rivelatore in un prodotto finito, funzionale, comodo da utilizzare e con caratteristiche di forma ed estetiche che lo valorizzino».

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Il posizionamento

Le centraline realizzate dagli studenti saranno posizionate in punti ritenuti di interesse per la città – oltre a quelle già certificate Arpa – e su alcuni mezzi di trasporto grazie alla collaborazione di Busitalia. «Il risultato finale del progetto è duplice. Da una parte la comunità scolastica di Terni che potrà replicare in futuro l’esercizio anche in altri ambiti, dall’altra FBK continuerà per almeno tre anni il sodalizio con le scuole e con Arpa mettendo a disposizione la propria attività di ricerca sul tema del monitoraggio ambientale. A tal proposito, il progetto trova da subito un suo ruolo complementare rispetto a progetti professionali già attivi sul territorio curati da Arpa (Air Selfie e Air Selfie2)».

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