di S.F.
Due nuovi dirigenti in più «nell’ottica di un maggiore efficientamento della struttura organizzativa e rispondenza agli indirizzi dell’amministrazione» e ‘taglio’ delle assunzioni previste per la polizia Locale. Non c’è solo il nuovo organigramma a tenere banco in Comune a Terni in questa fase: c’è movimento e non poco anche sulla dotazione organica e la rivisitazione del fabbisogno del personale. E di mezzo c’è anche un prelievo dal fondo passività potenziali. Firmano il sindaco Stefano Bandecchi e il direttore generale Claudio Carbone.
LA NUOVA DOTAZIONE ORGANICA 2024-2026
In sostanza il Comune rimette mano al Piao per modificare il fabbisogno del personale, con contestuale variazione di bilancio. Tutto ciò perché si è ravvisata la «necessità palesata dall’organo politico, alla luce della nuova struttura organizzativa dell’Ente, di dare ulteriore impulso all’attività dell’amministrazione attraverso la modulazione delle competenze gestionali. Prevedendo più specificatamente la copertura conseguente all’istituzione di due posizioni dirigenziali» per la direzione governo del territorio e Suap, sviluppo economico, attività produttive/commerciali. Entrambe per almeno un triennio, fino alla scadenza del mandato del primo cittadino. Costo annuo? 133.773 euro. Tra i possibili nomi ci sono i funzionari con elevata qualificazione Federico Nannurelli e Claudio Filena. Vedremo. C’è anche altro.
IN COMUNE TENSIONE SUL NUOVO ORGANIGRAMMA
Scende il numero di agenti della polizia Locale da assumere nel 2025: da 13 a 5. Motivo? Entreranno 9 operatori tecnici esperti per le manutenzioni. Poi 3 assistenti sociali mediante somministrazione lavoro e 4 funzionari amministrativi, 2 istruttori ed 1 educatore professionale a tempo determinato. Si passa al 2026: ancora una riduzione per gli istruttori di vigilanza previsti (da 18 a 14) al «fine di assicurare il rispetto della percentuale fissata dalla normativa in merito al valore soglia di massima spesa del personale, assicurando, in ogni caso la copertura delle 20 unità di istruttori di vigilanza nel periodo 2024-2026 e nello specifico 1 nel 2024, 5 nel 2025 e 14 nel 2026». Il piano originario prevedeva 59 ingressi in tutto.
IL NUOVO ORGANIGRAMMA: SPUNTA LA DIREZIONE GOVERNO DEL TERRITORIO
La manovra contabile per consentire l’operazione è tutt’altro che banale – di mezzo ci sono anche arretrati di anni precedenti -, a tal punto che c’è l’utilizzo del cosiddetto fondo ‘Emergenza Terni’ per l’esercizio 2024. Motivo? «Per le necessità utili alle corresponsioni stipendiali fino al 31 dicembre 2024 tenuto conto che l’ente ha già deliberato la manovra di assestamento generale dei conti con relativa salvaguardia degli equilibri di bilancio». Curioso. Si procede.