Terni, alloggi popolari: «Mentre aspettiamo ci buttano in strada»

Il punto dei sindacati: «Bando chiuso da 9 mesi ma ancora non è stata convocata la commissione. Le famiglie sono in situazioni a rischio»

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di Fra.Tor.

«A distanza di 9 mesi dalla chiusura del bando per l’assegnazione degli alloggi popolari non è ancora stata convocata la commissione per la valutazione della graduatoria e intanto le famiglie sono in attesa, alcune in situazioni di grande disagio». Tornano a parlare, lanciando un appello agli uffici comunali, i sindacati degli inquilini, Sunia Cgil, Sicet Cisl e Uniat Uil, attraverso i loro rappresentanti Matteo Lattanzi, Gino Bernardini e Jacopo De Santis.


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«Alla fine di dicembre 2023 – spiegano i sindacati – è stato chiuso il bando per l’assegnazione delle case popolari, sono stati completati una serie di passaggi burocratici di verifica delle domande, è stata pubblicata una graduatoria definitiva e siamo ancora in attesa della convocazione della commissione per l’assegnazione degli alloggi. Ricordo che le domande sono circa 600, al netto poi del fatto che ci potranno essere state anche delle esclusioni in corso d’opera proprio per la verifica sulla congruità delle domande stesse e sulla sussistenza dei requisiti, per un numero intorno agli 80 alloggi presenti in prima istanza. Siamo all’ultima curva a gomito prima del rettilineo finale, il punto è che dalla chiusura del bando sono passati 9 mesi e ci sono una serie di nuclei familiari che sono in attesa, stanno aspettando l’assegnazione e in mezzo a questi ci sono delle situazioni estremamente delicate».

C’è, infatti, la signora Giuseppina, con una disabilità al 100%, che una volta rientrata in graduatoria «ho dato i 6 mesi di preavviso per la disdetta dell’affitto nella casa in cui vivo, ma ora stanno per scadere e se non troverò una sistemazione sarò sbattuta fuori in mezzo alla strada». Poi ci sono Giampaolo e sua moglie che vivono «in affitto in una casa senza riscaldamento e senza un certificato di abitabilità – racconta il nipote – eppure hanno pagato l’affitto regolare fino quando hanno avuto le possibilità. Ora si trovano ad un passo dallo esser buttati in strada. Sono due persone anziane lui 85 anni e lei 75, entrambi con invalidità al 100%, con impossibilità di deambulazione in un palazzo senza ascensore. Il 17 settembre alle 9 avranno lo sfratto esecutivo, mentre sono in graduatoria in attesa dell’assegnazione di un alloggio popolare».


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