Terni, Caos: chiesto intervento ispettorato

Appalto a Le Macchine Celibi, i sindacati: «Comune verifichi l’applicazione della clausola sociale. Ci sono criticità e discrepanze»

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La richiesta è rivolta al Comune di Terni e arriva da Valentina Porfidi, Enrico Bruschi, Sergio Sabatini e Mario Deangelis in rappresentanza di Fp Cgil, Slc Cgil, Fisascat Cisl e Uil Fpl. Focus sull’appalto del Caos, vinto dalla cooperativa bolognese – il presidente/amministratore unico è di origini narnesi, Carlo Terrosi – Le Macchine Celibi: i sindacati chiedono la verifica dell’applicazione della clausola sociale con intervento dell’ispettatorato del lavoro.

«TUTELARE IL LAVORO»

Valentina Porfidi

Criticità e discrepanze

Ciò avviene dopo che in giornata si è svolta l’assemble dei lavoratori e delle lavoratrici dei servizi museali e teatrali del Comune. L’attenzione è anche sui contratti collettivi nazionali di lavori e il codice degli appalti: «Dopo i primi incontri – spiegano i sindacati – con la cooperativa ‘Le Macchine Celibi’, aggiudicataria dell’appalto, alla quale abbiamo chiesto il piano di riassorbimento del personale e dopo un incontro avuto con l’amministrazione comunale presso l’assessorato alla cultura del vicesindaco Andrea Giuli, in cui abbiamo chiesto particolare attenzione al rispetto della clausola sociale e chiarimenti sui dati del personale impiegato, abbiamo rilevato diverse criticità. In particolare, le incongruenze emerse riguardano le tabelle del personale impiegato nel servizio, con l’evidenziarsi di una completa differenza tra quelle pubblicate nel bando di gara e quelle forniteci dalle aziende uscenti. Sottolineiamo, inoltre, come anche il monte orario previsto nelle suddette tabelle mostri notevoli discrepanze tra i due documenti».

L’AGGIUDICAZIONE A LE MACCHINE CELIBI

Il personale

Per quel che concerne il piano di assorbimento del personale, le organizzazioni sindacali mettono in evidenza che «l’azienda aggiudicataria intende, contrariamente alla ratio della clausola sociale, impiegare personale proprio, già utilizzato in altri servizi e nel contempo destinare una piccola parte residua di ore di lavoro al personale già in servizio nell’appalto precedente, titolare dei diritti di cui alle clausole sociali e con proposte di contratti di lavoro che riducono al di sotto di ogni criterio di proporzionalità, mansioni, retribuzioni e tutele. Per tali ragioni particolari, così come in virtù di un discorso più generale che riguarda i cambi di gestione negli appalti pubblici, specialmente quelli ad alta intensità di manodopera con alto rischio di alimentare processi di dumping salariale che danneggiano gravemente lavoratori e territorio, abbiamo deciso di rivolgerci con atto formale all’amministrazione comunale affinché verifichi la corretta applicazione della clausola sociale, essendo essa condizione di ammissibilità alla gara pubblica; di chiedere contemporaneamente l’intervento dell’ispettorato territoriale del lavoro di Terni e Rieti con la conseguente convocazione delle parti al fine di tutelare i lavoratori interessati al cambio di gestione».

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