di S.F.
La richiesta risale al 2 agosto del 2019 e da allora nulla si è mosso in linea di massima, con i risultati – rifiuti a volontà e un discreto degrado – che sono ben visibili per chi passa in zona. A presentarla fu la Mare Blu S.p.A. di Martinsicuro, in provincia di Teramo, e fa riferimento al trasferimento del Globo in via Marcangeli in un’area che, complessivamente, copre poco meno di 30 mila metri quadrati: in ballo una proposta di variante urbanistica per la zona Paip utile all’intervento edilizio a destinazione commerciale e direzionale. In tal senso mercoledì è arrivata una novità per proseguire il faticoso iter.
AREA EX EDILSTART, NEL 2019 LA VERIFICA VAS: EDIFICAZIONE DA OLTRE 10.000 MQ
NEL 2017 IL PASSAGGIO DELL’AREA ALLA COSMO
Il riconoscimento
Il via libera è in arrivo sulla base dell’articolo 18 del regolamento Suape, senza dimenticare la procedura per la verifica di assoggettabilità a Vas (Valutazione ambientale strategica). In totale le particelle interessate dall’intervento sono quattro e l’intervento riguarda due strutture rispettivamente da 6 e 7 mila metri quadrati. In azione per la costruzione c’è appunto la società abruzzese, alla quale sono stati trasferiti i diritti dalla Cosmo S.p.A: è quest’ultima, subentrata alla convenzione rispetto alla Edilstart, che fu rilasciata l’autorizzazione unica il 21 marzo 2017 per la realizzazione di un fabbricato no-food nell’area Paip coinvolta. Nel progetto è previsto il completamento dell’anello viario e la realizzazione di un parcheggio fruibile sia per l’area produttiva che per quella archeologica. Capitolo incremento occupazionale: si parla di 80 addetti in più rispetto alla situazione attuale.
L’AREA DA ‘INDAGARE’ ED I RINVENIMENTI ARCHEOLOGICI
L’AUTORIZZAZIONE ALLA COSMO NEL 2017
L’indagine dell’area e l’incremento
Proprio un anno fa il consiglio comunale approvò un atto di indirizzo del consigliere comunale Michele Rossi dall’oggetto ‘Area ex Edilstart – con la ripresa dell’iniziativa imprenditoriale occorre porre attenzione al fatto che siamo in un’area di possibili rinvenimenti archeologici’ in merito alla particolarità della zona per l’intervento previsto. Ancora ‘maretta’ in arrivo? Nei prossimi giorni, salvo rinvii dell’atto, se ne parlerà in commissione. In definitiva ci sarà la trasformazione di alcune porzioni di aree attualmente destinate a verde pubblico e parcheggio – separano i due lotti Paip della Mare Blu S.p.A. – in produttivo: ne usce un’unica zona da 35.790 metri quadrati con incremento di superficie edificabile di 7.050 mq. A livello direzionale – cessione gratuita al Comune – sorgerà una struttura da 1.000 mq.
La parte archeologica
Rossi è soddisfatto dopo aver letto la delibera: «L’area interessata confina con un’area che vede un vincolo di parco archeologico di Maratta; è facile però ipotizzare che anche nel sottosuolo dell’area d’intervento possano trovarsi nuovi reperti dell’antico villaggio pre romano. Importante dunque aver recepito quanto da me previsto nell’atto di indirizzo del 2020. La delibera prevede che il via libera definitivo al progetto di investimento arriverà solo al termini di accurate indagini preliminari in campo archeologico, curate da un professionista del settore e che ci sarà una valutazione da parte della Soprintendenza. Aggiungo che un ulteriore elemento di valorizzazione e sviluppo possa consistere nell’utilizzo intelligente dei mille metri quadri di struttura che il comune si troverà ad avere nell’ambito della convenzione con il privato che investe. Quella struttura – conclude – infatti potrebbe diventare sede di uno spazio espositivo proprio incentrato sull’area archeologico adiacente, come avvenuto a suo tempo per Carsulae e il suo centro espositivo».
