Terni: arrestato sulle scalette della ‘Leo’. «Ero stato aggredito»

Parapiglia nella notte fra sabato e domenica. Il giovane – 30 anni – obbligato a stare in casa dalle 20 alle 7. Sporgerà denuncia

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Di fronte al giudice Dorita Fratini che lo ha sentito lunedì mattina in aula durante l’udienza di convalida, ha ammesso sia i fatti che gli sono stati addebitati – tradotti dal pm Giorgio Panucci nelle ipotesi di reato di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale -, sia lo stato di alterazione dall’abuso di alcol e droga che nella notte fra sabato e domenica, intorno all 1.30 di fronte alle scalette della ‘Leo’, lo aveva portato a dare pesantemente in escandescenze contro sé stesso e contro le forze dell’ordine. Allo stesso giudice l’uomo, un operaio 30enne di origini marchigiane residente a Terni, già noto per alcuni precedenti specifici e non, ha però spiegato che quel parapiglia era stato innescato dall’aggressione messa in atto nei suoi confronti, anche con armi da taglio, da due soggetti presumibilmente stranieri che stavano infastidendo la compagna. Una lite divampata nel cuore della movida ternana che aveva visto i due fuggire dalla scena e il giovane inseguirli di corsa. Fino a quando non era stato fermato dalla polizia di Stato e dai carabinieri, quest’ultimi intervenuti a supporto, nella zona della ‘Leo’.

Il caos

Lì il 30enne, poi arrestato in flagrante dai militari del comando stazione di Stroncone impegnati nei controlli serali in centro, ha dato di matto. Colpendo con calci e pugni gli operanti – due i carabinieri refertati in pronto soccorso -, ricoprendoli di insulti e iniziando a compiere anche atti di autolesionismo, battendo più volte la testa per terra. Tanto che alla fine, arresto a parte, viste le ferite comunque non gravi e lo stato di alterazione, è stato soccorso dagli operatori del 118 e trasportato all’ospedale di Terni per le cure del caso. Dopo l’assistenza medica, è scattato formalmente l’arresto, convalidato lunedì dal tribunale di Terni, come chiesto in aula dal pm Cinzia Casciani. Contestualmente il giudice Fratini ha disposto nei confronti del 30enne la misura dell’obbligo di dimora a Terni con divieto di uscire dalla propria abitazione fra le ore 20 e le 7 del mattino seguente. L’udienza di merito, nella quale il giovane – difeso dall’avvocato Lidia Pennacchi – potrebbe accedere ad un rito alternativo, è stata fissata per il prossimo 29 settembre. Intanto la sua intenzione sarebbe quella di sporgere denuncia, a stretto giro, verso i due soggetti che lo avrebbero aggredito.

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