Terni: «Aspasiel muore come pure la città»

Raffaele Nevi (FI): «Palese violazione dell’accordo sottoscritto da AST al MISE il 3/12/2014. Qualcuno dovrà assumersene la responsabilità»

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Raffaele Nevi

Raffaele Nevi

di Raffaele Nevi
Presidente del gruppo di Forza Italia alla Regione Umbria

Mentre il Comune di Terni sta per fallire e la Regione forse anche per questo motivo, se ne infischia sempre di più di quello che avviene nella Conca emerge in tutta la sua gravità la storia di ASPASIEL.

Si tratta della realtà industriale che negli ultimi dieci anni si era distinta nel territorio nazionale ed internazionale per competenze, visione e risultati (anche in momenti estremamente difficili ha sempre presentato bilanci in utile e fatturato in crescita verso il mercato esterno).

ASPASIEL oggi non ha più clienti, ha il 30% in meno di dipendenti, – 20 professionisti quando l’accordo di mobilità firmato da tutte le sigle sindacali e dalla ThyssenKrupp, al MISE ci dava – 5; per non parlare dell’indotto che faceva parte dello stesso progetto condiviso tra ThyssenKrupp e Regione oggi azzerato (-30 esterni tra strutturali e a progetto).

La domanda viene spontanea: perché nessuno degli attori in campo si è reso conto del disastro economico e strategico che questo avrebbe causato?

Il fatto è che la situazione ad oggi sembra irrecuperabile, gli ultimi due clienti, dei circa 30 importanti presenti in ASPASIEL da 12 anni, lasceranno con rammarico a fine anno: il Gruppo Rinascente e il Comune di Roma a seguire.
I dipendenti sono scoraggiati ed umiliati per una situazione incomprensibile a cui nessuno da risposte.

La cosa peggiore di questa vicenda è il totale silenzio delle Istituzioni locali e della Regione. Ora il silenzio finirà grazie alla interrogazione urgente che presenterò già la settimana prossima con la quale chiederò alla Presidente Marini e all’Assessore Paparelli perché hanno taciuto in presenza di una palese violazione dell’accordo sottoscritto da AST al MISE il 3/12/2014 in cui a pag.3 si scriveva testualmente “Le business unit manterranno e svilupperanno il portafoglio clienti per rafforzare la loro presenza sul mercato”.

Non vorrei che fossero vere le voci che girano in azienda che qualcuno si è accaparrato i clienti di ASPASIEL.

Ciò ha provocato un grande danno economico per la nostra città visto che molte aziende locali hanno dovuto risolvere i contratti in essere con l’Azienda di Pentima e molti validi dipendenti si sono licenziati e sono andati a lavorare fuori città.

È allora c’è da chiedersi: al MISE di cosa si parla? Una realtà che fattura 20 milioni di Euro, di 120 addetti tra interni e consulenti non è importante?!!

Qualcuno dovrà assumersi la responsabilità rispetto ad un fallimento tanto grave quanto può esserlo quello di un’azienda sana, qualificata ed apprezzata sul mercato.

Tanto più se è vero, come è vero, che la stessa ASPASIEL nacque nel 1989 grazie ad un finanziamento di poco meno di un miliardo di Lire, concesso grazie alle Legge 181 per il rilancio delle aree soggette alla crisi delle aziende siderurgiche; al tempo la società si chiamava GTI, Gruppo Tecnologico d’Integrazione, nel 1995 la GTI in liquidazione è stata conferita alla FINSIEL diventando ASPASIEL.

Successivamente nel 2004 dopo la chiusura del ramo d’azienda del magnetico, ASPASIEL fu riconfermata un asset stategico della Regione (Lorenzetti Marini) e della ThyssenKrupp per voce del dott. Radamacher.

Una realtà da lanciare e sviluppare per aiutare il territorio ed AST.

Se non più d’interesse poteva essere venduta; data la strategicità dell’azienda e le sue competenze; una soluzione tecnica/economica si poteva trovare. L’ICT è uno dei settori trainanti dell’economia mondiale, avevamo una realtà piccola ma competitiva e ci si sarebbe potuti sedere al tavolo della Regione per capire un suo collocamento al di fuori del gruppo ThyssenKrupp.

Oggi, invece, l’azienda è vuota di clienti e di professionalità, praticamente fallita! Lo stesso destino crepuscolare della città e di chi la governa.

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