Un tentativo di rapina violento, fatto di morsi, pugni, calci, percosse. A cui un noto professionista ternano di 60 anni ha resistito – riportando comunque lesioni, per fortuna lievi, e un forte spavento – e che è stato seguito dall’arresto della malvivente, una cittadina romena di 31 anni, senza fissa dimora, in quel di Arezzo. Decisive sia le impronte digitali acquisite dalla polizia Scientifica a Terni – il fatto risale a metà della scorsa settimana, era di mattina in via Muratori – e il riconoscimento fotografico da parte della vittima ternana.
I fatti e l’arresto
In Toscana la 31enne aveva appena assalito un coetaneo della vittima di Terni, per strappargli di polso il Rolex che aveva con sé. Allo stesso modo il giorno prima, a Terni, il professionista 60enne era stato avvicinato con una scusa – una banale richiesta di informazioni stradali – in una delle vie limitrofe il Circolo Lavoratori Terni. Lì la donna aveva messo in atto il primo tentativo, a vuoto. Poi in via Muratori, con lei che non aveva ‘mollato’ continuando a seguire l’uomo, era ‘tornata alla carica’ brutalmente e quest’ultimo aveva resistito fra calci, percosse e pure un morso. Alla fine la fuga della 31enne, senza bottino, aiutata da un complice che aveva assistito alla scena a distanza. Il 60enne si era dovuto recare al pronto soccorso, mentre della rapinatrice nessuna traccia. Salvo quelle impronte digitali ‘recuperate’ dal parabrezza dell’auto della vittima, rivelatesi decisive per addebitarle, dopo l’arresto di Arezzo, anche l’azione criminale messa in atto a Terni, in pieno giorno.