Terni, assunzioni in Comune: rischio rinvio

Fp Cgil e Usb attaccano: «Manca personale per preparare i bandi, se non saranno pronti entro l’anno servirà nuova autorizzazione»

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Manca il personale necessario a preparare i bandi, dunque rischiano di slittare ad anno nuovo le procedure di assunzione annunciate dal Comune di Terni: è il paradosso che sta avvenendo a palazzo Spada, secondo quanto riferisce la Fp Cgil dopo un incontro avvenuto mercoledì tra le organizzazioni sindacali, l’assessore al personale Sara Francescangeli e il dirigente al ramo, Francesco Saverio Vista.

COMUNE TERNI, CISL FP ATTACCA L’AMMINISTRAZIONE

Nuova procedura, nuova autorizzazione

Secondo la Fp Cgil – che in una nota parla di «clamorosa marcia indietro» – Francescangeli e Vista hanno sostanzialmente smentito i numeri resi noti nella precedente riunione, ovvero 51 assunzioni nel 2019 (peraltro già autorizzate dal ministero) e 126 nell’arco del triennio 2019-2021. Ora il pericolo, a detta del sindacato è che «se non si apriranno i bandi entro le fine dell’anno, bisognerà far ripartire tutta la procedura presso il ministero per ottenere una nuova autorizzazione, il che produrrebbe ritardi evidentemente consistenti». «Senza contare che fermare i bandi di concorso – spiegano ancora dalla Fp Cgil – significa non solo tradire le speranze occupazionali di una città in profonda crisi, ma anche mortificare le aspettative di carriera dei dipendenti, in quanto le progressioni verticali che danno la possibilità di accedere a categorie e livelli superiori possono essere effettuate solo in quota parte rispetto ai concorsi pubblici banditi».

Gli altri due temi: servizi educativi e polizia locale

C’è poi il capitolo dei servizi educativi per l’infanzia. «Anche qui, nonostante le rassicurazioni dateci nel recente incontro in prefettura con dirigente e assessore – continua la Fp Cgil Terni – ieri (mercoled’, ndr) non abbiamo avuto alcuna conferma rispetto alle 2500 ore di supplenza da assegnare al servizio per i casi di assenza strutturale di personale. Non è chiaro, infatti, se queste 2500 ore saranno valide per l’intero anno scolastico o se ‘scadranno’ il 31/12 di quest’anno». Infine, c’è la questione della polizia locale, sulla quale «continua a soffiare vento di tempesta», dicono dalla Fp Cgil. «Il dirigente ci ha detto che si sono sbagliati a fare i conti e che, come avevamo ampiamente annunciato insieme al Csa, le risorse stanziate non saranno sufficienti a pagare le indennità contrattuali al personale. Non si pagheranno quindi tutte le domeniche lavorate – continua la Fp – perché il contratto decentrato sottoscritto dall’amministrazione con Cisl e Uil ne prevede la copertura solo fino ad aprile».

L’avvertimento sulle progressioni economiche

E a proposito di contratto decentrato ed, in particolare, di progressioni economiche orizzontali, sempre secondo il sindacato «è bene che i lavoratori sappiano che ci sono forti incertezze dal punto di vista della legittimità di quanto è stato sottoscritto e grossi problemi sulle coperture, come abbiamo visto con la polizia locale. Da parte nostra – conclude la Fp Cgil – ci impegneremo al massimo affinché non si giochi alle loro spalle, con una buona dose di incompetenza e correndo il rischio che le attuali evidenti difficoltà si trasformino in disastri».

Usb scatenata

Non più tenera – sul tema – l’Usb pubblico impiego di Terni: «L’avevano sbandierato ai quattro venti: 51 assunzioni nel 2019, 126 nell’arco del triennio 2019/21, concorsi e quindi speranze di poter trovare occupazione per i tanti giovani qualificati e disoccupati del ternano. Erano iniziati i festeggiamenti di fronte ad uno scenario che finalmente avrebbe garantito una boccata di ossigeno alla macchina amministrativa comunale e a servizi ridotti allo stremo dall’ultradecennale blocco del turn over e c’erano tutti i motivi per essere soddisfatti. Persino l’ex assessora Bertocco mieteva post di compiacimento su Facebook, esponendosi come attrice protagonista dell’evento. Ieri (mercoledì, ndR) invece, miseramente, l’assessora al personale di turno e il dirigente, di fatto, hanno smentito tutto. Oltre alle 8 precarie stabilizzate, ai 5 dirigenti e qualche amministrativo (quest’ultimi per mobilità esterna), non si concretizzerà nient’altro rispetto al programmato piano delle assunzioni per il 2019. La motivazione espressa dal dirigente al personale – osserva l’Usb – è stata stupefacente: per assumere personale c’è bisogno di personale, ma il personale che dovrebbe lavorare ai bandi non c’è quindi niente bandi, niente concorsi, niente assunzioni. Una motivazione che ha dell’incredibile, come il silenzio dell’assessora di fronte alle rimostranze che abbiamo rappresentato. L’unica speranza di assunzioni, a loro dire, è demandata all’eventuale possibilità di attingere a graduatorie già esistenti in altri enti, pratica in verità ultimamente raccomandata dalla Corte dei Conti visto l’ovvio risparmio di denaro pubblico, e per la quale il Comune di Terni si è posta nelle necessarie condizioni amministrative con apposito, ma assolutamente tardivo atto, adottato a metà ottobre. Niente ristoro quindi alla grande disoccupazione dei cittadini ternani. Una precisa scelta politica, che ben esprime la cessione delle armi della giunta, un capolavoro che non ha eguali sul territorio».

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