Il primo obiettivo degli inquirenti – la polizia di Stato – è accertare se la segnalazione sia vera o meno. Nel dubbio, da venerdì mattina a Terni sono scattate ricerche a tappeto da parte dei vigili del fuoco lungo il torrente Serra e il fiume Nera, dalla zona di via Breda – alle spalle di Ast – fino a San Martino, a pochi passi dallo stadio e dalla diga di Recentino. Un’attività, quella del 115, che non è sfuggita a diversi cittadini.
L’uomo in acqua
Il motivo di tale spiegamento di forze è legato al ritrovamento di un cittadino straniero, intorno alle 9.30 di venerdì mattina, nell’alveo del Serra in via Breda. Alcuni residenti lo hanno raggiunto per capire cosa stesse accadendo e l’uomo – piuttosto giovane, alto circa un metro e 75, di colore – avrebbe spiegato di essersi calato in acqua perché aveva visto una donna gettare un bambino piccolo nel torrente. Il giovane si sarebbe dileguato prima dell’arrivo sul posto della polizia di Stato. Così agli inquirenti sono rimasti pochi elementi per verificare più precisamente la sua testimonianza. Che, pur riferita, ha fatto giustamente partire ricerche senza sosta: lungo il fiume, tramite le telecamere dislocate in zona e attraverso fonti informative del territorio.
Solo dubbi
Alla serata di venerdì, nessun dato nuovo – oltre quelli acquisiti – sarebbe emerso. E il dubbio, se quanto riferito dall’uomo sia vero, è ancora in piedi. Anche per questo sarebbe importante che eventuali testimoni, anche persone che abbiano semplicemente notato una donna insieme ad un bambino, intorno alle ore 9 di venerdì, lungo il Serra nella zona compresa fra via Rosselli e via Breda, si facessero avanti contattando la polizia. Le ricerche sono, per il momento, destinate a proseguire. In attesa di comprendere definitivamente come siano andate le cose.