Terni, ladri di camion: tre in manette

La polizia ha sgominato la banda – la cui base logistica era nel Lazio – che era specializzata nei furti di camion commessi anche in città

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Gli arrestati sono tre uomini di nazionalità rumena e di età compresa i 30 e i 31 anni, nullafacenti, residenti in provincia di Latina. Le indagini svolte dagli uomini della Digos di Terni, diretta da Marco Colurci, e coordinate dal sostituto procuratore Marco Stramaglia hanno consentito di identificare i componenti della banda specializzata nella commissione di furti di automezzi pesanti, che dal mese di maggio 2016 operava a Terni ed in altre provincie del Centro Italia.

IL VIDEO DELLA POLIZIA

La banda Il sodalizio che aveva la sua base logistica nella provincia di Latina, ha commesso furti seriali a Terni e nelle province di Grosseto, Latina, Frosinone e Perugia secondo un ben articolato ‘modus operandi’. Al momento risultano accertati complessivamente 9 furti a Terni e nelle province di Grosseto, Latina, Frosinone e Perugia.

I ‘colpi’ Il primo furto si era verificato nella notte tra il 29 e 30 maggio 2016 ai danni della Asciutti Autotrasporti di Terni a cui erano stati rubati tre tir Mercedes Actros e tre semirimorchi con all’interno rotoli di acciaio. Il secondo furto si era verificato tra il 22 e 23 luglio 2016 ai danni della Nizzi Autotrasporti di Terni. In tale occasione era stato rubati tre trattori marca Mercedes Actros e tre semirimorchi, due dei quali carichi di coca-cola e uno di rotoli di acciaio. Un altro furto aveva riguardato il 15 ottobre 2016 la Società Adrilog Benvenuti (ex Cuam) dove erano stati rubati tre tir Mercedes Actros e due semi rimorchi carichi di olio e vino. Il fenomeno aveva destato comprensibile allarme tra le associazioni di categoria degli autotrasportatori e della stessa Confindustria ed il Prefetto di Terni aveva riunito più volte il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica per individuare le migliori strategie per la risoluzione del problema, tra cui l’implementazione del sistema di videosorveglianza nelle aree industriali della Provincia di Terni.

La tecnica La banda – è stato accertato dagli inquirenti – agiva secondo uno schema collaudato: nelle ore serali i componenti del gruppo partivano da località del basso Lazio per raggiungere nelle prime ore notturne i luoghi da colpire, individuati dopo accurati sopralluoghi compiuti nei giorni immediatamente precedenti. Una volta commesso il furto, il gruppo riprendeva la via del ritorno percorrendo presumibilmente strade secondarie per eludere i controlli della polizia. I ricettatori, poi, provvedono a ‘ripulire’ i camion per rimetterli nel mercato, sia nazionale che estero, sostituendo i telai originali e falsificando le carte di circolazione. Durante i furti ed i relativi sopralluoghi, la banda era particolarmente accorta a non lasciare alcuna traccia, come impronte o eventuali presenze sulle immagini delle telecamere a circuito chiuso, ed aveva adottato alcuni accorgimenti per evitare di essere rintracciata, come l’uso di schede telefoniche intestate a prestanome che venivano periodicamente sostituite insieme ai cellulari.

I camion Contestualmente agli arresti sono state compiute una serie di perquisizioni domiciliari e presso capannoni industriali della provincia di Roma e Latina, utilizzati per nascondere i mezzi rubati. All’esito dell’attività di ricerca, condotta anche con la collaborazione di personale delle questure di Latina, Grosseto e della Polizia Stradale di Latina, sono stati recuperati quattro Tir, un escavatore Caterpillar, una macchina rullatrice da asfalto, sofisticati sistemi elettronici per inibire anche gli allarmi più evoluti, numerose chiavi di automezzi rubati, targhe, motori Mercedes di Tir rubati, una centralina elettrica per memorizzare i codici delle chiavi elettroniche, materiale edile ed industriale provento di vari furti oltre a ben 10 mila euro in contanti. Tutto è stato sottoposto a sequestro per la restituzione ai legittimi proprietari.

L’indagine prosegue L’indagine – hanno chiarito nel corso della conferenza stampa il questore di Terni Carmine Belfiore, il procuratore capo Alberto Liguori, il pm Marco Stramaglia e il dirigente della Digos Marco Colurci – per individuare nel dettaglio tutti i passaggi della refurtiva e le complicità che hanno consentito di mettere in piedi un sistema criminale ben organizzato e articolato. Dal procuratore è giunto un plauso per l’impegno ‘h24’ messo in campo tanto dal sostituto Stramaglia, quanto dal personale e dal dirigente della Digos, nell’ambito di un’attività che tutela direttamente le attività imprenditoriali e industriali di un’ampia parte del centro Italia.

Ipotesi-terrorismo «È stata la Digos ad occuparsi dell’indagine – ha spiegato il questore – perché nella fase iniziale, avviata di recente, non sapevamo con quali finalità venivano rubati i mezzi pesanti. L’ombra del terrorismo ci ha spinti ad adottare tutte le accortezze del caso, scoprendo poi che dietro i furti c’era una ‘semplice’ associazione per delinquere». E l’associazione a delinquere, finalizzata ai furti, è la contestazione mossa ai tre rumeni sottoposti a fermo in attesa di convalida. «Abbiamo tanti e tali elementi in mano – ha spiegato il procuratore Liguori – che non possiamo prevedere altro che un pieno riconoscimento delle responsabilità ipotizzare a carico dei soggetti. Per questo chiederemo il giudizio immediato e il nostro lavoro prosegue, per portare alla luce tutti gli aspetti di un’organizzazione articolata e composta da veri e propri professionisti».

Paparelli Il vicepresidente della giunta regionale, con delega alle politiche per la Sicurezza Urbana, Fabio Paparelli, ringrazia la Procura della Repubblica e la Questura di Terni per i risultati a cui questa operazione ha portato, tenendo conto dei numerosi i furti ai danni di ditte ternane. «Un risultato importante», dice. «È la conferma che la brillante e continua attività investigativa e di controllo svolta dalle forze di Polizia impiegate nella città di Terni. La Regione Umbria rafforza ulteriormente il proprio impegno nell’ambito del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica di Terni anche attraverso il potenziamento dei sistemi di videosorveglianza nelle zone industriali. A questo scopo abbiamo emanato uno specifico bando, stanziando 140mila euro per finanziare i progetti volti a migliorare la sicurezza nelle zone industriali di Perugia e Terni che saranno messi al più presto a disposizione dell’Amministrazione comunale per la realizzazione degli impianti, importanti per coadiuvare le forze dell’ordine e rafforzarne l’attività».

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