Terni: base di spaccio in zona Cinque Strade. Arrestato 29enne ternano

In manette c’è finito anche un 26enne che aveva appena acquistato la droga. Operazione della squadra Mobile

Condividi questo articolo su

LE FOTO


Due giovani ternani – F.D.F. di 29 anni e un 26enne – sono stati arrestati in flagrante, nella giornata di lunedì 4 novembre, dagli agenti della IV sezione antidroga della squadra Mobile di Terni. L’attività della polizia di Stato si è concentrata nella parte ‘alta’ di borgo Rivo, zona Cinque Strade: quel reticolato che consente di evitare il transito – e quindi eventuali controlli da parte delle forze dell’ordine – lungo gli assi viari principali di Terni Nord.

La collaborazione dei residenti

Alla squadra Mobile erano giunte segnalazioni relative a movimenti ‘sospetti’ in un’abitazione in zona Cinque Strade, con un viavai di soggetti estranei al quartiere che transitavano in una strada chiusa, di solito utilizzata solo dai residenti. Quest’ultimi – spiega la questura di Terni – si sono rivelati «molto attenti e collaborativi, tanto che qualche giorno prima avevano permesso alla squadra Volante di recuperare e restituire al legittimo proprietario, un ciclomotore rubato e abbandonato in zona».

L’appostamento della Mobile

«Il servizio di appostamento da parte della IV sezione antidroga della squadra Mobile – prosegue la nota – ha accertato che quanto era stato dichiarato dai residenti corrispondeva a verità. Intorno alle 18.30 di lunedì, infatti, gli agenti hanno visto un’auto con due uomini a bordo avvicinarsi alla casa segnalata, il passeggero scendere, entrare nel portone ed uscirne subito dopo per poi ripartire».

Il primo arresto

L’auto è stata fermata e i due a bordo, controllati: «Il passeggero (il 26enne, titolare di una ditta edile e con un precedente penale legato a manifestazioni sportive, ndR) aveva con sé due cilindri di hashish da 50 grammi l’uno mentre il conducente, rimasto a bordo del veicolo e risultato completamente all’oscuro dei fatti, ha detto agli agenti che il suo amico gli aveva chiesto di accompagnarlo perché aveva l’auto rotta, ignaro di quello che stava facendo l’altro. Una volta in questura, il passeggero è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio».

Il secondo arresto

«Il servizio – spiega la questura ternana – è continuato con un’altra pattuglia che, non appena ha avuto la certezza dell’identità dello spacciatore (il 29enne, ndR) lo ha fermato all’uscita di casa, procedendo poi alla perquisizione domiciliare. In una stanza adibita a laboratorio di confezionamento dello stupefacente, divise in diversi contenitori ermetici, c’erano infiorescenze dette anche ‘cime’ di marijuana per un totale di un chilogrammo; poi altra marijuana risultata di qualità superiore e per questo distinta dalle altre, in vasetti in vetro in diverse grammature. Presente anche una macchina per confezionare i sacchetti sottovuoto, come per quelle per gli alimenti, e ancora bilancini, taglierini e un coltello ‘alla Rambo’ con ancora la lama sporca di hashish. Nelle altre stanze, altri quattro panetti di hashish per un totale di 420 grammi, diverse dosi già pronte da 15 e 5 grammi, poi altri 20 cilindri per oltre un chilogrammo e altri due per 1 etto e 5 grammi».

Il ‘tesoretto’

Oltre alla droga però, gli agenti hanno trovato anche una sorpresa: un ‘tesoretto’ di 26 mila euro in vari tagli, suddivisi in mazzetti da 1.000 euro ciascuno, confezionato sottovuoto nel cellophane e contenuto in una cassetta militare a chiusura ermetica, utilizzata normalmente per le cartucce. Inoltre, altri mazzetti di soldi da 1.000, 450 e 310 euro, per un totale di 27.460 euro che per la polizia di Stato sono «probabile frutto dell’attività illecita». Circa gli arrestati, mercoledì mattina il tribunale di Terni – giudice Simona Tordelli – ha convalidato quanto eseguito dalla squadra Mobile su dispsizioe del pm Marco Stramaglia, applicando la misura dei domiciliari per il 29enne, difeso dagli avvocati Loris Mattrella e Federica Sabbatucci, e l’obbligo di firma per il 26enne, assistito dagli avvocati Massimo Carignani e Flavio Aristei. «Tutta la droga sequestrata – precisa infine la polizia di Stato -, acquistata in parte da uno dei due arrestati per 200 euro a cilindro, avrebbe fruttato, una volta suddivisa per essere venduta sul mercato, poco meno di 50 mila euro».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli