Terni, bilancio: mirino sui ‘tagli effettivi’. Cardeto-cascata: 320 mila euro in meno

Primo confronto in III commissione sul parere: focus su turismo, assistenza, minori entrate, ‘tagli’ al welfare e variazioni

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di S.F.

I ‘tagli’ per spese minori al welfare, il turismo e il possibile debito fuori bilancio dalla stima di 306.900 per una causa – procedimento Mazzieri – che va avanti dal 2007. Sono i principali argomenti trattati venerdì mattina nell’ambito della variazione di bilancio 2023-2025 del Comune di Terni che, da prassi, porta alla salvaguarda degli equilibri dopo quella che è stata definita come un «controllo di gestione congiunto tra le direzioni». Mercoledì l’approvazione in consiglio comunale.

VARIAZIONE BILANCIO 2023/2025: 290 MILA EURO PER L’AGGIO AI CONCESSIONARI

Le richieste di maggiori fondi e le minori entrate

Il ‘giro’ di numeri

Protagoniste l’assessore al bilancio Michela Bordoni e la dirigente alle attività finanziarie Grazia Marcucci: in breve l’esponente dell’esecutivo Bandecchi ha sottolineato che è stata svolta un’analisi delle spese correnti dell’ente per «individuare eventuali economie di spese rispetto agli stanziamenti di previsione». Per quel che concerne la polizia Locale si parla di una minore entrata per sanzioni (autovelox) da 1 milione 125 mila euro, quindi la variazione generale da 792 mila euro: «Sono economie ripartite tra le direzioni utilizzate per finanziare maggiori spese per la manutenzioni delle strade, verde pubblico, patrimonio, sgravi per rimborsi, aggio per i concessionari dei tributi e residenze protette per welfare». L’incremento arriva dalle infrazioni delle norme tributarie e, ha aggiunto la Bordoni, quest’ultime hanno «finanziato le minori entrate per Cardeto e la cascata delle Marmore rispetto alle previsioni». Si parla rispettivamente di decrementi da 100 mila e 220 mila euro.

IL ‘SIPARIETTO’ BORDONI-PROIETTI TROTTI SUI SALAMI

Filipponi, Orsini e Masselli

Il confronto, le necessità sociali e il fondo di riserva

Il primo ad esporsi per le minoranze è stato Orlando Masselli (FdI), ex assessore al bilancio: «Si sta stravolgendo il bilancio, costruito da noi in modo prudenziale. Inoltre viene aumentato il fondo di riserva quando noi, invece, avevamo accantonato oltre 1 milione di euro per la chiusura del dissesto». Sulla stessa linea Elena Proietti Trotti (FdI): «La variazione è lo specchio di ciò che interessa all’amministrazione. Turismo è una delega non curata, l’infopoint è abbandonato alla cascata. I proclami del sindaco? Oggi vediamo i ‘tagli’». Il capogruppo Dem Francesco Filipponi ha puntato su altro, senza citare in avvio il fondo di riserva: «Si deve tornare a metterci mano dopo che il 1° agosto erano state tolte risorse. La variazione più grande è quella che riguarda la dottoressa Accardo, 360 mila euro, si va a ‘tagliare’ la carne viva delle necessità sociali. Qual è il criterio?». Da parte sua anche focus sulle minori spese per l’autoparco/automezzi, il possibile debito fuori bilancio da 306 mila euro e l’annosa questione delle rette psichiatrice (servirebbero 550 mila euro).

Stentella e Bordoni

Il controllo di gestione

La Bordoni si consulta con la Marcucci e poi risponde – del curioso confronto con la Proietti Trotti ne scriviamo a parte – alle varie sollecitazioni: «Gli appunti di Filipponi sono motivo di orgoglio perché la direzione attività finanziarie è efficiente, scrive e riferisce bene all’amministrazione ed a tutte le persone. Mazzieri? Causa iniziata dalla notte dei tempi e ancora non c’è il terzo grado di giudizio». Poi alza i giri e tira in ballo anche chi scriverà l’articolo: «Controllo di gestione lo devono avere anche gli enti pubblici. Abbiamo verificato contratto su contratto e ciò che voi chiamate ‘tagli’, vorrei che fosse ben scritto, è un procedimento di controllo sulla spesa e su quanto ogni direzione riportava per impegni di spesa presunti. Noi non presumiamo, si verifica voce per voce e capitolo per capitolo ciò che si fa. Ciò che voi chiamate ‘tagli’ sono minori spese che nemmeno le direzioni stesse erano a conoscenza di poter mettere a disposizione per non far cadere le persone sulle buche e non avere contenziosi». Da ricordare che, come già spiegato nell’articolo di mercoledì, la specifica ‘tagli da effettuare’ appare nel documento ufficiale in associazione alle minori spese. Dettagli tecnici. Non sono mancati attacchi sul parco di Cardeto: «Come è stato pensato e con quali risorse?», il riferimento alla riduzione da 100 mila euro. «Infopoint e bagni alla cascata? Quelli di adesso sono gli stessi di quelli di sei mesi fa. Punzecchiare è strumentale».

Alcuni tagli legati alle spese minori

Niente mutui

Breve l’intervento della Marcucci per un ulteriore chiarimento: «C’è stato il reperimento di somme non necessarie fino alla fine dell’esercizio 2023 per poter essere indirizzate su input politici. Il fondo di riserva ha una dotazione abbastanza consistente, pari allo 0,5% delle spese correnti. Le rette psichiatriche? Sono sempre state soddisfatte dalla Usl Umbria 2 e ultimamente sono state oggetto di richiesta anche al Comune. Al momento non c’è un regolamento e le somme non sono dovute. Per ciò che riguarda la direzione della dottoressa Sassi, al momento la volontà dell’amministrazione è quella di non contrarre mutui per l’autoparco». Parte finale con cenno di scontro tra Filipponi e Bordoni: «Basta attacchi ai dirigenti. Ci sono minori spese per 200 mila per l’assistenza domiciliare, prendiamo atto che erano stati messi solo in maniera prudenziale. Non credo sia così e serve un approfondimento con la Accardo. Serve meno approssimazione». Ultima replica dell’assessore e via con la votazione: «Non ho detto che i dirigenti mettono a caso i valori per prudenza. Di anno in anno impegnano le spese in base alla previsione ed è giusto che sia così. Ciò lo fanno loro e ora è stato fatto un controllo di gestione: ogni dirigente si assume la responsabilità su dove si poteva fare economia». Cinque favorevoli e via libera. Mercoledì l’esito conclusivo.

Filipponi

Emendamenti bocciati

Mercoledì c’è stata l’approvazione in consiglio: «Rispetto ad una variazione – le parole del capogruppo Dem Filipponi – di bilancio per la salvaguardia degli equilibri, penalizzante nei confronti delle fasce più deboli della popolazione, in quanto rivolta a tagliare oltre 360 mila euro di risorse al welfare, abbiamo inteso presentare emendamenti al fine di ripristinare, almeno in parte, una dotazione economica congrua per i servizi sociali. La maggioranza ha scelto di bocciare i nostri emendamenti, che proponevano di trovare i fondi necessari a ripristinare le risorse per le borse lavoro per le persone con disabilità, l’assistenza domiciliare ai minori, attraverso maggiori introiti dal recupero delle tombe abbandonate. Nei prossimi giorni chiederemo di approfondire la portata della decurtazione ai servizi sociali attraverso l’audizione della direzione competente, in quella sede valuteremo la presentazione di ulteriori proposte tese a far fronte alle drastiche decurtazioni. Abbiamo inoltre chiesto di lavorare ad una soluzione definitiva per le competenze sulle rette psichiatriche, senza aver purtroppo ricevuto in merito alcuna risposta. Continueremo – conclude – nel porre la necessaria attenzione nei confronti delle politiche sociali, essendo consapevoli che il lavoro che stiamo svolgendo di proposta e approfondimento è teso esclusivamente a tutelare chi è più in difficoltà e chi rimane indietro».

 

 

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