Terni, bonifica eternit mattatoio: risolto in ‘pace’ 2° round al Tar

Il ricorso di marzo della Butcher Service contro il Comune termina con il sopravvenuto difetto di interesse. Pincardini accusa, Masselli risponde

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di S.F.

Sopravvenuto difetto di interesse e pratica chiusa. Il secondo round al Tar Umbria tra la Butcher Service srl e il Comune di Terni per la bonifica delle superfici in eternit al mattatoio comunale termina subito: il ricorso era stato depositato il 13 marzo dalla società viterbese e faceva riferimento alla nuova ordinanza del sindaco Leonardo Latini firmata il 19 dicembre. Nel contempo il contratto di concessione è scaduto e palazzo Spada si è mosso in un altro modo.

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L’eternit da bonificare

La contestazione e il passo indietro

Così come era accaduto nella prima circostanza (tra fine 2018 e avvio 2019), la Butcher aveva contestato l’ordinanza per assenza dei presupposti, difetto di competenza del sindaco e difetto di legittimazione «perseguendo l’atto un diverso interesse ‘privatistico’ nella misura in cui si cerca di imporre attraverso lo strumento dell’ordinanza contingibile ed urgente l’interpretazione contrattuale del Comune». Tutto a vuoto: l’atto di Latini impugnato ha cessato la sua efficacia – trascorsi oltre 90 giorni –  ed il collegio del Tar non ha fatto altro che accogliere l’eccezione di improcedibilità avanzata dall’avvocato Paolo Gennari. Il contratto di gestione è scaduto il 31 dicembre 2019 dopo vent’anni di attività. A difendere l’azienda laziale il legale Daniele Sterrantino.

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Gli edifici con l’eternit

Il dibattito: «Costretti ad andare a Massa Martana od Orte»

Negli ultimi giorni intanto ci sono stati diversi interventi sul futuro del mattatoio a stretto giro. «Registriamo grande preoccupazione – le parole di Paola Pincardini di Uniti per Terni – tra gli operatori del settore per il piano di smantellamento del mercato ortofrutticolo e a seguire del mattatoio comunale. La giunta comunale, nell’ottica di raggiungere l’obiettivo del palasport, sta venendo meno al bando del palasport stesso che prevede che vengano create strutture alternative. Questa amministrazione, in particolare il partito di maggioranza, si riempie tanto la bocca sui prodotti ternani e italiani ma poi sta di fatto chiudendo l’unico mattatoio che assicura ai produttori locali di poter portare la loro carne nelle macellerie della città. Con la chiusura del mattatoio di Terni i produttori sarebbero costretti  ad andare ad Orte o Massa Martana. Un danno, in termini economici e di impiego di tempo, che renderebbe ancora più difficoltosa la gestione economica di queste micro aziende». L’assessore Orlando Masselli ha replicato a stretto giro: «In quanto al mattatoio l’attività proseguirà tramite TerniReti, mentre per quel che riguarda il mercato ortofrutticolo le alternative sono in discussione da tempo e su questo c’è il nostro impegno costante».

L’AREA (DA BANDO) INDIVIDUATA PER MATTATOIO E MERCATO ORTOFRUTTICOLO

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