‘Casa musiche’ Terni: idee Ater e Usl. «Cerchiamo partner»

La struttura è in abbandono e degrado da anni. La soluzione appare ancora lontana: «Per ora non si vende. Eventuale affidamento solo in valorizzazione»

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di S.F.

«La ‘Casa delle musiche’ non è nel piano delle alienazioni perché è inserita tra gli immobili che hanno funzionalità sociale e culturale del Comune di Terni, seppur mai utilizzata. Per adesso non si vende: auspichiamo di potergli trovare una destinazione nell’interesse collettivo, nonché uno o più partner che se ne possa occupare». Così l’assessore al patrimonio della giunta Latini, Orlando Masselli, ha aggiornato il quadro della situazione in merito alla tremenda situazione che coinvolge la struttura di via Cadore, a borgo Bovio. A spingere sull’argomento – era già avvenuto in estate in occasione del question time – è il gruppo consiliare del M5S.

CASA DELLE MUSICHE: ANTIFURTO NON VA, DANNI DA 170 MILA EURO

La Casa delle Musiche

Perenne problema

Il consigliere Comunardo Tobia ha ricordato in sintesi le varie tappe che hanno caratterizzato il tortuoso sviluppo della struttura: «Dopo vent’anni – ha ricordato – di lavori costati al Comune 1,5 miloni di euro non è mai entrata in funzione nonostante l’inaugurazione avvenuta a maggio 2014». A ciò si aggiunge l’assenza del bando e il finanziamento di alcuni interventi, «a partire dall’installazione di un nuovo sistema anti intrusione e illuminazione allo scopo di scongiurare atti vandalici che si sono ripetuti più volte». Di recente sono stati quantificati danni per circa 170 mila euro. Cosa fare dunque?

«STRUTTURA FERMA, I SOLDI NO»

L’interno (foto archivio)

«Solo affidamento in valorizzazione»

La sensazione è che la soluzione non sia a portata di mano: «Siamo di fronte – ha commentato Masselli prima di entrare nel merito – ad uno dei tristi capitoli della città. Sono stati spesi danari per un’opera che doveva essere un punto di aggregazione, ‘contagio’ culturale per i giovani e luogo per attività musicali in genere. Una struttura abbastanza particolare con costruzione un po’ infelice, proprio a ridosso del canale Sersimone con infiltrazioni e problemi di umidità evidenti. Forse per la cattiva esecuzione dei lavori, ma è inutile fare perizie adesso. Nonostante l’inaugurazione e una convenzione d’affidamento ad un’associazione giovanile, la ‘Casa delle musiche’ non è mai partita ed è in stato di abbandono». Vandalizzata più volte oltretutto. Si arriva al nodo della questione: «Ora è chiusa e lo stato è tale per cui qualsiasi formula di affidamento deve essere in valorizzazione. C’è uno stato di degrado per il quale i 200 mila euro stimati – parla dei danni – dall’ufficio patrimonio probabilmente non sono sufficienti». Ad ascoltare in II° commissione consiliare anche l’assessore Giovanna Scarcia.

LA DENUNCIA M5S DEL 2016: «E IL BANDO?»

L’atto vandalico di fine 2015

La ricerca di interessati: Ater e Usl

In tempi recenti ci sono stati dei contatti per capire chi e come potrebbe prendere a carico l’immobile. Missione complicata: «Ho avviato – ha aggiunto Masselli – una serie di interlocuzioni con l’unico soggetto ‘abilitato’ per quel che mi riguarda, ovvero l’Ater, che è già proprietaria di tutti i fabbricati intorno all’areae con il quale si poteva iniziare un’ipotesi di collaborazione, magari con destinazioni diverse rispetto a ciò per cui nasce. Ne abbiamo parlato qualche mese fa, secondo i tecnici/architetti dell’Ater i lavori per la rimessa in funzione erano più alti rspetto alle stime per la somma iniziale. Si era ipotizzato anche qualcosa con l’Usl Umbria 2. Purtroppo – ha ricordato – Il Comune non è nelle condizioni di prendere ulteriori mutui per rimetterla in piedi: si dovrebbe trovare qualche fruitore che la prende per lungo periodo oppure un partner istituzionale, anche privato. Ci sono idee in embrione, di certo non possiamo lasciarlo in quel modo».

La Casa delle Musiche

La destinazione e il pessimismo 

C’è chi non vorrebbe vedere la ‘Casa delle Musiche’ utilizzata per altri scopi rispetto a quelli previsti: «Sarebbe il caso di lasciarla – il pensiero di Michele Rossi di Terni Civica – per una destinazione culturale». Pessimismo da parte di Paolo Cicchini della Lega: «Non sono ottimista come Rossi. Si può fare qualcosa? Non è questione di idee, ma di ordine pubblico. In questa città – il messaggio – qualsiasi cosa si cerchi di attuare nel sistema culturale viene distrutto. Vi siete resi conto di ciò che sta accadendo con La Passeggiata? Siamo vittime. Non bisogna dare la colpa agli amministratori, ma a chi non permette di risolvere determinate situazioni». Chiusura per Rita Pepegna di FdI: «Borgo Bovio deve avere uno sviluppo maggiore, c’era un progetto ambizioso e l’idea per l’immobile era di farlo utilizzare a più associazioni. Un luogo dove i giovani potevano fare qualcosa di positivo». La storia è andata in ben altro modo.

 

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