Terni, caso ex Novelli: «Umbria, solo schiaffi»

Protesta in tribunale per i lavoratori in cassa integrazione. A Spoleto «interinali dalla Calabria». E scoppia il caso privacy

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Sono tornati. Dopo quello a cui avevano dato vita il 30 marzo scorso, i lavoratori dell’ex gruppo Novelli sono tornati a manifestare sotto il tribunale di Terni.

EX NOVELLI: «NESSUNO CI RISPETTA» – VIDEO

La protesta Un lungo striscione, cartelli, palloncini e tanta rabbia. La stessa che avevano già espresso nella lunga e accorata nota inviata alle redazioni dei giornali nei giorni scorsi.

Il giudice Una delegazione dei lavoratori ha chiesto appuntamento con il presidente del tribunale, Massimo Zanetti. L’incontro potrebbe essere calendarizzato per la prossima settimana.

Nodo interinali A Spoleto, per quel che riguarda la Fattorie Novelli, sarebbe stati assunti diversi lavoratori interinali agricoli provenienti dalla Calabria. Fra i lavoratori ex-Novelli c’è chi evidenzia, in questo caso, come in passato sia sempre stato spazio alle maestranze locali, dello spoletino. Un altro segno dei tempi che cambiano.

Privacy Buste paga, con tanto di importi e altri dati sensibili dei lavoratori ex Novelli – nomi, residenze, codici Iban, accesso ai benefici della legge 104 – sono state pubblicate sul portale dei fallimenti di Castrovillari. Un fatto che non è andato giù ai diretti interessati, intenzionati a denunciare la cosa al garante per la privacy.

Al Mise Intanto, anche a seguito dell’ultimo incontro al ministero, la proprietà di Alimentitaliani e i funzionari del Mise avrebbero definito una sorta di ‘road map’ fatta di una serie di incontri nelle prossime due settimane – senza il coinvolgimento delle sigle sindacali – per capire quali garanzie siano possibili per l’azienda, decisive per delineare le strategie future.

Lucidi «Salgono le proteste per le sorti toccate al gruppo Ex Novelli perché in due giorni ci sono state due manifestazioni di protesta, a Terni e a Monza sempre sotto il tribunale. La cosa che sconcerta, parlando con i lavoratori – commenta il senatore del M5s Stefano Lucidi – è la mole di critiche che vengono addotte alla nuova proprietà, critiche che possono coprire tutto il processo aziendale. Dagli approvvigionamenti fino alla non erogazione della Cigs. Da ultimo, come se non bastasse l’esposizione delle buste paga in chiaro sul sito web della procedura fallimentare, ultimo episodio di una serie di atti discutibili»

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