Terni, caso Federighi: «Convocare consiglio per il reintegro»

La richiesta sull’ex consigliere avanzata al presidente Ferranti dalle minoranze. «Assise da tenere non oltre il 20 settembre»

Condividi questo articolo su

Depositata lunedì mattina la richiesta di convocazione straordinaria del consiglio comunale di Terni per discutere ed eventualmente votare la richiesta di reintegro dell’ex consigliere di Forza Italia Raffaello Federighi. A firmarla i consiglieri di M5s Luca Simonetti e Comunardo Tobia, del Pd Francesco Filipponi e Tiziana De Angelis, di Terni Immagina Paolo Angeletti, di Senso civico Alessandro Gentiletti e di Uniti per Terni Anna Maria Leonelli ed Emanuele Fiorini. Nuovo step, dunque, nella battaglia intrapresa dallo stesso Federighi (assistito dall’avvocato Massimo Proietti) per tornare a sedere sullo scranno dal quale è decaduto, essendo stato dichiarato incandidabile, sulla scorta della legge Severino, a seguito di una sentenza penale di condanna.

‘NIET’ PER FEDERIGHI: «SOLO UN PARERE, ANDIAMO AVANTI»

L’avvocato Massimo Proietti

Appuntamento a settembre

Una recente sentenza ha ‘riabilitato’ l’ex consigliere, ma successivamente la prefettura di Terni – rispondendo ad un parere richiesto dal presidente del consiglio comunale Francesco Maria Ferranti e del segretario comunale Giampaolo Giunta -, sentito il parere del ministero dell’interno, ha escluso la possibilità di riammissione nell’attuale compagine consiliare. Ma l’atto depositato lunedì, indirizzato al presidente dell’assise, al segretario generale dell’ente e al sindaco, autorizza la presidenza del consiglio ad inserire l’ordine del giorno relativo alla discussione del reintegro «al primo consiglio comunale di settembre 2020, da tenersi non oltre il 20/09/2020, al primo punto». Per i firmatari della richiesta di convocazione «l’aggiuntiva nota giunta dalla prefettura di Terni, che comunica il parere del ministero dell’interno circa il fatto che il dott. Raffaello Federighi sarebbe nuovamente candidabile ma non reintegrabile quale consigliere comunale nell’attuale consiliatura è a tutti gli effetti un parere, certamente autorevole, che tuttavia non impedisce al consiglio comunale di valutare e decidere mediante votazione».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli