Terni, Cipolla nuovo segretario della Cgil

Unanimità per l’ex numero uno della Fiom che prende il posto di Attilio Romanelli

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Settanta voti favorevoli e una astensione, la sua. Claudio Cipolla, già segretario della Fiom di Terni, è il nuovo segretario generale della Camera del Lavoro di Terni. Prende il posto di Attilio Romanelli che ha espletato due mandati per un totale di 8 anni: un passaggio di mano ‘morbido’, sancito mercoledì mattina durante l’assemblea generale del sindacato alla presenza del segretario nazionale della Cgil, Maurizio Landini. Il posto di Cipolla, al vertice Fiom, è destinato ad Alessandro Rampiconi.

Le priorità del neo segretario

Nato a Piediluco nel 1977, per molti anni operaio manutentore alle acciaierie Ast di Terni, poi delegato sindacale, coordinatore della rsu e, infine, segretario generale della Fiom Cgil di Terni negli ultimi 8 anni, quelli della vertenza aperta nell’autunno 2014, nella sua relazione programmatica Cipolla ha toccato moltissimi temi, da quelli di carattere internazionale a quelli nazionali, inevitabile un passaggio sulla vertenza Ilva: «A tutte le lavoratrici ed i lavoratori in lotta per il proprio futuro deve arrivare da Terni, città con un cuore grande e d’acciaio, la nostra vicinanza ed il nostro sostegno. Noi sappiamo, perché vissuto sulla nostra pelle, che significa affrontare queste situazioni». Non contrapporre lavoro e ambiente, secondo Cipolla, è anche per Terni una necessità assoluta: «Rimaniamo convinti che serva più attenzione e responsabilità. Tutti i soggetti di questa città devono sentirsi coinvolti nel discutere come rendere Terni sempre più compatibile, dal punto di vista ambientale ed industriale, non contrapponendo lavoro e salute ed evitando semplificazioni e strumentalizzazioni che non fanno il bene della comunità». E a proposito di diritto alla salute, secondo Cipolla «la sanità pubblica che va difesa contro chi contrappone modelli che vanno nella direzione del potenziamento delle strutture private». Per il neo segretario è anche importante«ricomporre il lavoro che purtroppo in questi anni di crisi si è troppo frammentato. È avanzato il precariato, sono diminuiti i diritti, si sono abbassati i salari. Spetta a tutti noi raccogliere questa sfida per riunificare i lavoratori ed il lavoro dentro un progetto di contrattazione inclusiva che ha come obiettivo dare di più a chi oggi purtroppo ha di meno». Infine, un passaggio sulla Cgil: «Ognuno di noi deve avere piena consapevolezza di essere tassello importante di una grande organizzazione, con una storia ultra centenaria, che ha rappresentato e deve continuare a rappresentare a pieno i mutamenti sociali, economici, politici e culturali del nostro paese».

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L’appello di Romanelli alla Regione

Poi l’intervento del segretario uscente Romanelli, che a tratti non ha potuto nascondere la sua commozione ricordando gli otto anni, intensi, trascorsi a capo della Camera del lavoro ternana. «In questi anni – ha detto – abbiamo fatto battaglie contro tutti: quella dell’area di crisi complessa, la questione delle Fondazioni, in merito alla quale qualcosa si sta muovendo, il documento unitario sindacale su Terni e l’area ternana (qui non è mancata una frecciatina alla Uil, «interessata a parlare solo di Comune», ndr). Su questo ultimo punto, Romanelli ha ricordato che la ne presidente Tesei, prima delle elezioni, «ci scrisse che ci avrebbe ricevuto dopo il 27 ottobre, noi siamo in attesa per aprire discussione con la giunta».

Cipolla, Sgalla, Ciavaglia

«Bella giornata»

A Landini il compito di tracciare le conclusioni. «Quella di oggi è una giornata molto importante – ha detto il segretario generale della Cgil nazionale – che testimonia come il gruppo dirigente della Cgil di Terni sia stato capace di produrre un rinnovamento significativo, in primo luogo generazionale, visto che il nuovo segretario ha 40 anni, ma allo stesso tempo di valorizzare il lavoro svolto. E il voto, che voglio ricordare è sempre segreto come prevedono le regole della Cgil, testimonia anche l’unità e la coesione che c’è in questa Camera del lavoro, valori fondamentali per svolgere al meglio il nostro ruolo di tutela degli interessi delle persone che per vivere hanno bisogno di lavorare».

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