Terni, commercio e Ztl: arriva permesso ‘D’ da 60 euro per delivery e rider. «Stima? 100»

Si modifica il regolamento con alcune integrazioni. Tempo massimo per carico/scarico 30 minuti, carri funebri due ore. Ok con polemiche in commissione

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di S.F.

Un rider

Lo stato di emergenza legato al Covid è terminato lo scorso 31 marzo e, di conseguenza, sono cessate alcune misure ad hoc per favorire l’attività di consegna a domicilio – il delivery – per gli esercizi commerciali del centro nell’ambito della Zona a traffico limitata. C’è questo alla base di una modifica del regolamento ternano che, salvo sorprese, porterà alla creazione di un ulteriore permesso per l’accesso (il D): il tema sta per essere affrontato in I commissione consiliare e, da prassi, in consiglio per l’approvazione. Mirino anche sui rider. A lavorare sull’atto è stato in particolar modo il Rup, l’architetto Walter Giammari.

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Il costo ed i titolari delle attività

In sostanza si inserisce nel regolamento Ztl di Terni – al momento non è prevista tale possibilità – ciò che era stato stabilito in via eccezionale nel periodo Covid. Motivo? Dare la chance agli operatori commerciali di proseguire l’attività di delivery senza problemi legati alla Zona a traffico limitato. L’aggiunta consente il rilascio di un titolo specifico con pagamento di 60 euro annuali più i diritti di segreteria e bolli: la novità è rivolta ai titolari di attività di produzione/vendita di pasti/generi alimentari/pizze che, nella visura camerale, abbiano inserito la voce consegna a domicilio o il catering ed i soggetti con contratto di lavoro per il delivery (i rider). Potranno avere un contrassegno per la circolazione Ztl con un mezzo sotto i 35 quintali di peso. Per quel che concerne le ditte il permesso riguarderà un veicolo intestato.

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Le fasce orarie: dieci ore complessive

Le fasce orarie del provvedimento vanno dalle 11 alle 15 e dalle 18 alle 24 con possibilità di sosta per il carico/scarico da massimo trenta minuti e obbligo di esposizione di disco orario. I titoli D in questione daranno diritto a transitare anche nelle aree pedonali. L’aggiornamento del regolamento prevede l’esclusione delle pizzerie dalla tipologia ‘categorie speciali di commercio’, motivo? Saranno ricomprese nel nuovo permesso dedicato al delivery. Vengono invece incluse le attività di consegne alimentari nelle scuole. Infine un breve accenno ai carri funebri: per loro il tempo limite di sosta per carico/scarico è di due ore.

Via libera con polemiche. I numeri

L’atto è stato approvato in I commissione giovedì mattina con cinque favorevoli e due astenuti. Non sono mancate le polemiche: «Una risposta alle esigenze degli operatori commerciali perché non c’era un permesso per la consegna a domicilio. Durante la fase più rilevante del Covid ci sono stati 110 permessi del genere e la stima è che saranno circa un centinaio», ha spiegato l’assessore all’urbanistica Federico Cini. Per Alessandro Gentiletti (Senso Civico) è «positivo andare incontro alle richieste dei cittadini e delle imprese, ma chi ha un negozio in centro lo aveva già. Il problema a monte è la Ztl, l’amministrazione non sa come modernizzarla e questi interventi sono rocamboleschi. Non porta beneficio a nessuno». Dubbi anche dalla maggioranza: «Troppe le auto in Ztl. Così si apre a molti nuovi permessi – il pensiero di Michele Rossi di Terni Civica – e il centro va tutelato. Ok all’esigenza lavorativa, ma la paura è l’abuso del permesso: secondo me saranno più di cento e oltretutto non è giusto che si possa permettere di utilizzare l’auto per, magari, consegnare una pizza. La revisione della Ztl me la sarei aspettata ora. Resto perplesso sulle potenzialità negative di questo provvedimento». I permessi in generale, come noto, sono oltre 20 mila. Valentina Pococacio (M5S) ha fatto notare che servirebbe maggior attenzione sui controlli, oltre alla «quantificazione dei mezzi». Per Lucia Dominici (Forza Italia) «nella contemperanza degli interessi questa è una buona iniziativa visto che le abitudini sono cambiate post Covid. Dove parcheggerano i veicoli?». Infine Marco Cozza (Lega): «Si fa per aiutare le persone nell’attività lavorativa». Replica di Cini, breve delucidazione tecnica della comandante della polizia Locale Gioconda Sassi e votazione. Vedremo il risultato.

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