Terni, mercato largo Manni: concessione fino al 2032, scatta l’avviso pubblico

La dirigente Marcucci firma l’atto che dà il via alla procedura: si inizia con le manifestazioni di interesse. Richieste minime da 510 metri quadrati. Cosa c’è in ballo

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di S.F.

L’affidamento in concessione per il servizio di organizzazione e gestione del mercato agricolo comunale di largo Manni fino al 2032. È tempo di bando. O meglio, avviso pubblico: la dirigente allo sviluppo economico Grazia Marcucci ha firmato l’atto che dà il via all’iter. La scadenza per le manifestazioni di interesse è fissata al 21 agosto e la responsabile del procedimento è la funzionaria PO dell’ufficio commercio Sandra Proietti Divi.

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Il mercato

Il gestore e gli obiettivi

Lunedì l’approvazione in giunta, dopodiché lo step dirigenziale per avviare il percorso. L’obiettivo in questa fase è trovare operatori economici da invitare alla procedura: chi vincerà si occuperà della gestione del mercato riservato alla vendita diretta da parte degli imprenditori agricoli, più la conduzione degli spazi insistenti nel complesso e attività promozionali, culturali, didattiche e dimostrative. Tra le altre indicazioni figurano «abbellimento e cura delle aiuole e del verde esterno; servizio di pulizia compresi i servizi igienici, organizzazione del portierato; iniziative di pubblicizzazione tramite social, manifesti pubblicitari, annunci radiofonici; installazione impianto videosorveglianza». A ciò si aggiunge la gestione dei box liberi, il dover garantire ai cittadini «l’acquisto di prodotti agricoli di qualità, di prossimità, tipici del territorio» e il «diffondere l’utilizzo dei prodotti regionali, a km 0 e provenienti da agricoltura biologica per la diffusione della cultura alimentare armonizzata ai cicli stagionali delle produzioni agricole del territorio anche presso le imprese di ristorazione».

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La Rup Sandra Proietti Divi

Il minimo richiesto

Non potranno partecipare singoli e associati morosi con il Comune per il pagamento di canoni/utenze e tributi locali. Le ammissioni? Via libera solo se c’è la richiesta di concessione di un numero minimo di box «tali da garantire una superficie di vendita minima pari a 510 mq, corrispondente ad una quota millesimale superiore al 51% dell’intera superficie commerciale ricompresa nel mercato comune». Tra poco meno di un mese l’esito. Da ricordare che nell’ambito del nuovo regolamento del mercato erano state coinvolte Coldiretti, Confcommercio e Confartigianato.

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