Terni, largo Manni: concessioni fino al 2032. «Ma zona morta. Nessuno ci ascolta»

Mercato, si attua il decreto Rilancio per i posteggi. Ma il contesto è tutt’altro che migliorato: «Eppure è un bene comune, nulla si è fatto per la riqualificazione dell’area»

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di S.F.

Rinnovo pluriennale con scadenza fissata al 31 dicembre 2032 per le concessioni di posteggio legate all’esercizio del commercio su aree pubbliche, in attuazione del cosiddetto Decreto Rilancio. La novità viene applicata anche a Terni e tra le attività coinvolte ci sono anche le poche rimaste al mercato coperto di largo Manni: la dirigente ad economia, lavoro e promozione del territorio, Emanuela Barbon, ha firmato l’atto – non il primo, è solo la prima parte – che dà il via libera a diversi operatori del territorio. Tra loro anche chi è impegnato nel mercato comunale di largo Manni, dove la situazione continua ad essere tutt’altro che rosea.

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L’autorizzazione

 È l’articolo 181 – comma 4 – del decreto ad aver dato indicazioni precise in tal senso. In sostanza riguarda le concessioni con scadenza al 31 dicembre 2020 (termine poi prorogato per consentire la perfezione dell’iter in questione) non riassegnate: per tutte scatta il rinnovo per dodici anni secondo le linee guida del Mise per l’avvio d’ufficio del procedimento di rinnovo. Non sono pochi gli operatori convolti in tal senso e la dirigente comunale ha proceduto con il provvedimento utile al rilascio dei titoli autorizzativi: il primo passaggio riguarda il mercato comunale di largo Manni ed i box all’esterno del cimitero urbano monumentale, con tanto di verifica positiva dei requisiti prescritti.

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Il malumore per il mercato: «Non frega niente a nessuno»

Il rinnovo delle concessioni fa tornare al centro dell’attenzione una tematica spesso affrontata negli anni passati e che non ha mai trovato una soluzione soddisfacente, quantomeno sponda concessionari. D’altronde basta farsi un giro nel mercato di largo Manni per rendersi conto del senso di vuoto e abbandono che si può respirare. Un problema che, di fatto, c’è da quando gli operatori sono stati trasferiti – in origine doveva essere una soluzione provvisoria, poi nel corso degli anni si è sviluppata una battaglia legale finita anche al Consiglio di Stato – rispetto all’originario posizionamento in piazza del Mercato. Ora la situazione è anche peggiorata: «Questo è lo specchio della città. Qui, come può vedere, non abbiamo nulla e di questa storia non frega niente a nessuno», dice sconsolato un commerciante. Un’opinione condivisa.

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La zona ‘morta’: «Nulla si è fatto per riqualificare»

Gli operatori speravano che con il cambio di amministrazione la situazione potesse migliorare. Niente di tutto ciò: «In piazza del mercato era un’attrazione. Questa invece è una zona ‘morta’ e a livello commerciale finita. Ormai siamo rimasti in pochissimi», aggiunge un altro concessionario. D’altronde i box elencati dal documento comunale per il rinnovo dell’autorizzazione è indicativo, cinque.  La delusione, al netto delle condizioni lavorative e della struttura in sé, è dovuta in particolar modo all’assenza di comunicazione da palazzo Spada: «Abbiamo scritto più volte ma nessuno ci risponde. Forse c’è la speranza che ce ne andiamo? In dieci anni non si è fatto nulla per sistemare e riqualificare la zona», aggiunge un altro mercatale. «Abbiamo tutti una famiglia e questa è la condizione, ci si aspettava almeno un tentativo di cambio di passo con il cambio del 2018. Eppure è un bene comunale». Le concessioni oggetto di rinnovo erano state rilasciate il 28 luglio del 2011 e riguardano box da un minimo di 7,50 metri quadrati ad un massimo di 18,92.

PER IL PARCHEGGIO ‘STRAPPO’ COMUNE-PARCHEGGI ITALIA S.P.A.

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