Terni: Confartigianato scrive al Comune sulla Ztl. Ecco le richieste

Dopo l’incontro del 22 marzo con gli assessori Iapadre e Renzi, l’associazione di categoria ha compilato un elenco delle cose da modificare

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Dopo i confronti dei giorni scorsi, a partire dall’incontro del 22 marzo con gli assessori Marco Iapadre e Stefania Renzi, Confartigianato Imprese Terni ha preso ‘carta e penna’ e ha scritto ufficialmente all’amministrazione comunale di Terni, e per conoscenza ai propri associati, mettendo nero su bianco le richieste relative alle modifiche della normativa Ztl. Di seguito la missiva dell’associazione di categoria che ora attende che il Comune compia i propri passi.

Le premesse

Nell’incontro del 22 marzo Confartigianato ha espresso «l’opportunità di diminuire il tasso di conflittualità che si sta verificando su questo tema, ribadendo che le necessità di accesso delle categorie economiche hanno natura oggettiva e spesso dipendono direttamente dalla filiera dei trasporti, cioè dall’organizzazione delle attività di soggetti terzi che agiscono a livello nazionale e internazionale e che per ciò stesso non sono modificabili con una normativa locale. In questo senso, avendo verificato già in questi primi giorni l’impossibilità/indisponibilità dei soggetti facenti parte della filiera dei trasporti a recepire le fasce orarie ipotizzate, abbiamo richiesto, nel pieno rispetto degli obiettivi alla base della nuova regolamentazione, di avviare una riflessione in vista, in primo luogo, di un assestamento concordato delle fasce orarie stesse di accesso per renderle più aderenti alle necessità dei sistemi logistici e agli orari degli esercizi localizzati».

Franceschini e Medori

Cosa non ha funzionato. «Serve una modifica del regolamento»

«Rileviamo che – scrive Confartigianato -, oltre alle criticità connesse con il contenuto della nuova normativa, molte resistenze e incomprensioni si sono generate a causa di un complesso di fattori: una campagna informativa che poteva essere più efficace, la scelta da parte dell’amministrazione di utilizzare strumenti normativi diversi che si sono sovrapposti (regolamento, emendamenti, ordinanze e norme transitorie) e l’opportuna e condivisa introduzione di nuovi strumenti di flessibilità come la ‘commissione permessi’ che necessitano inevitabilmente di un rodaggio. Per tutti questi motivi esprimiamo la sentita esigenza di chiarezza e facilità applicativa delle norme, che può essere raggiunta solo con una modifica del regolamento attuale che unifichi tutta la normativa in discorso. Avendo l’amministrazione comunale – prosegue la lettera – nelle persone degli assessori Iapadre e Renzi, recepito le esigenze e dimostrato la disponibilità ad accogliere le richieste che sono state formulate nell’incontro, fin da subito attraverso quanto consentito dagli strumenti di flessibilità già disponibili (ordinanze e attivazione della commissione permessi) e avviando in tempi brevissimi un processo di modifica del regolamento che dia risposte definitive alle criticità evidenziate e pervenga a una formulazione stabile e condivisa della normativa, comunque prima dell’estate, si riepilogano di seguito le criticità oggettive evidenziatesi in questi giorni e le relative richieste di modifica della normativa».

Semplificazione delle norme e chiarezza interpretativa

«Ricondurre e uniformare tutta la normativa all’interno del regolamento (norme regolamentari, ordinanze, norme transitorie) anche per favorire l’unicità delle interpretazioni e delle informazioni fornite all’utenza».

Fasce orarie

«Riguardo le fasce orarie appare opportuno ripristinare il totale di sette ore di accesso per la fascia di mattina e di tre ore nel pomeriggio; pertanto si chiede di definirle in senso generale dalle 4 alle 11 e dalle 14 alle 17

Zone Interdette

«Si richiede di abrogarle oppure di limitarle esclusivamente alle vie con pavimentazione pregiata, predisponendo in ogni caso l’accesso per carico scarico merci (permessi M e C) dalle 4 alle 11 e dalle 14 alle 17. Si richiede inoltre il libero accesso a tutta l’area all’interno del perimetro ZTL (ZTL-AP-ZI) per:

  • taxi;
  • interventi urgenti, in particolare l’intero elenco degli aventi diritto al permesso servizi tecnologici;
  • ai seguenti casi della lista degli aventi diritto al permesso servizi vari: a) trasporto preziosi, b) agenzie di onoranze funebri, c) imprese di pulizia e sanificazione, d) fioristi limitatamente all’allestimento chiese per cerimonie, e) supermercati con consegna a domicilio, f) strutture ricettive ubicate all’interno del perimetro;
  • tutti i casi previsti per il permesso A (interventi su veicoli, impiantisti, vetrai serramentisti (per il quale specificare che sono compresi anche i fornitori e installatori di porte blindate, e di ogni mezzo di chiusura, ecc.).

Segnaliamo che nelle zone interdette per comprovate motivazioni deve essere possibile accedere sia con i permessi giornalieri che con i temporanei, cosa che l’attuale normativa non prevede».

Permesso A (Artigiani con sede esterna al perimetro ZTL per interventi di recupero veicoli e ripristino serramenti)

«Si richiede di estendere h24 l’accesso delle imprese già previste di officina meccanica, carrozzeria, gommista, elettrauto e soccorso stradale, di serramentista o di falegnameria, di vetraio, per consentire interventi di recupero veicoli o di emergenza sui serramenti e vetrine anche in orario notturno, quando sono più urgenti e/o opportuni anche ai fini della viabilità. Si richiede di specificare che sono compresi anche i fornitori e installatori di porte blindate e di ogni mezzo di chiusura, etc. Si richiede inoltre di comprendere anche gli odontotecnici all’interno degli aventi diritto al permesso A, trattandosi di artigiani che effettuano ordinariamente consegne o ritiri e/o carico scarico di attrezzature per erogazione di servizi presso gli studi odontoiatrici, largamente presenti all’interno del perimetro».

Iapadre e Renzi

Permesso C (commercio e artigianato con sede all’interno del perimetro della ZTL)

«Si richiede di consentire l’accesso per le operazioni di carico scarico conto proprio in ZTL h24 e in AP-ZI nelle fasce 4-11 e 14-17 (orari più adeguati a quelli di lavoro delle attività localizzate all’interno), perché obbligare le imprese a orari difformi dal solito o a costi per straordinari dei dipendenti appare troppo gravoso. Limitatamente alle operazioni carico scarico conto proprio e conto terzi effettuate in favore delle attività dei servizi di ristorazione, in ragione delle specifiche esigenze delle stesse (orario fortemente difforme dagli altri esercizi) si richiede di estendere il termine sia della fascia oraria antimeridiana che pomeridiana di un’ora».

Permesso ST (Servizi tecnologici)

«Si richiede di aggiungere tutti i casi di pronto intervento sulle reti tecnologiche di distribuzione e/o sugli apparati collegati alle reti stesse, in particolare includendo i fornitori di bombole di gas per riscaldamento e cottura e tutte le imprese che fanno manutenzione ai registratori di cassa e ogni altra rete o apparecchio il cui guasto o esaurimento impedisca l’attività delle imprese localizzate, per scongiurare il rischio di ridurre la vivibilità e i servizi del centro città. Inoltre, in questa come in tutte le previsioni di permessi destinati ai ‘dipendenti’, occorre adottare la definizione ‘addetti’ perché in questo ultimo modo si includono i titolari delle ditte individuali, i soci lavoratori e i collaboratori familiari che altrimenti sarebbero esclusi».

Permesso SV (servizi vari)

«Separare la prima categoria ‘Agenti di commercio e trasporto preziosi’ in due categorie, essendo differenti le esigenze degli agenti di commercio da quelle di trasporto preziosi, essendo la seconda categoria connessa con evidenti motivi di sicurezza (ad esempio segretezza dei giorni e degli orari di accesso e necessità di veicolo il più possibile vicino alla sede di consegna). Quindi per la sola categoria ‘trasporto preziosi’ consentire le operazioni h24 per tutti i giorni della settimana senza necessità di comunicazione né di orari né di giorni, nonché consentire il libero accesso alla ZI».

Permesso M (trasporto merci)

«Si richiede di consentire l’accesso per le operazioni di carico scarico conto terzi in ZTL h24 e in AP-ZI nelle fasce 4-11 e 14-17. Prevedere nuove aree di carico e scarico merci che consentano di lasciare il mezzo in appositi stalli per effettuare le consegne soprattutto nelle zone interdette (qualora permanessero), considerando anche la disponibilità effettiva delle aree per le operazioni di carico/scarico tenendo presenti i cantieri o le intersezioni viarie per le fermate di carico/scarico merce».

Permesso giornaliero

«Si richiede di prevedere anche per i permessi giornalieri la fascia pomeridiana di accesso in area pedonale: proprio perché sono permessi ad hoc per rispondere a specifiche esigenze, che si possono verificare indipendentemente la mattina, come il pomeriggio, quindi consentire le fasce orarie 4-11 e 14-17».

Giustificativo nelle 72 ore

«In primo luogo consentire l’accesso con giustificativo per ‘interventi urgenti h24’ anche alle ZI, potendosi verificare queste necessità urgenti anche nelle ZI. Si richiede di introdurre un elemento di flessibilità, perché l’elenco tassativo degli aventi diritto può essere troppo rigido e non rispondere a tutte le esigenze condivisibili e urgenti, quindi o indicare l’elenco delle categorie come esemplificativo e non tassativo, oppure prevedere una categoria residuale di chiusura ‘ogni altra esigenza di comprovata urgenza’ o simili. In ogni caso, comprendere espressamente le imprese di pulizia oltre quelle di ‘sanificazione’ già incluse e comunque tutte le imprese aventi diritto al permesso A».

Caso particolare: traslocatori

«Le operazioni di trasloco presentano particolarità rilevanti (accesso ai locali, vicinanza del mezzo, difficoltà a prevedere la durata effettiva dell’intervento) e non hanno al momento un permesso dedicato. In caso di montaggio attrezzature specifiche è necessaria la richiesta di occupazione suolo pubblico con relativa procedura. In caso di traslochi senza necessità di occupazione del suolo pubblico, indifferentemente in ZTL-AP-ZI, hanno necessità di accedere e operare senza limitazioni di orario. Si specifica che né il permesso giornaliero (soggetto a fasce) né il permesso temporaneo (minimo due giorni) coprono tutte le particolarità sopra espresse e quindi appare indispensabile prevedere un permesso M speciale per i traslocatori che deroghi alle fasce in AP e ZI».

«Se poi cambiate idea… ci siamo»

«Le sopra espresse modifiche – conclude Confartigianato Imprese Terni – consistono in proposte per intervenire sulle criticità in parte già evidenziate e comunicate per tempo, in parte evidenziatesi già in questi pochi giorni dall’entrata in vigore della nuova normativa. Quindi consistono in un elenco il più esaustivo possibile in base alle sollecitazioni che ci sono già pervenute dalle categorie produttive rappresentate, non possiamo escludere però che altre criticità possano evidenziarsi nei prossimi giorni. Il presente documento di proposte si inserisce in continuità con le interlocuzioni svolte con gli assessori Iapadre e Renzi sul presupposto dell’entrata in vigore del complesso di norme sopra richiamato. Qualora l’amministrazione comunale avesse maturato un cambiamento di politica in base ad altre scelte più radicali annunciate dal sindaco Bandecchi, diamo la più ampia disponibilità ad approfondire e concordare scelte in tal senso».


La politica

Sul tema Ztl a Terni, intanto, continuano a fioccare le prese di posizione della politica. Il Pd di Terni ricorda come lo scorso 2 dicembre, insieme ad altre forze politiche, sia sceso in piazza «contro la decisione anacronistica di apertura ‘sperimentale’ della Ztl, prima aperta al traffico e poi richiusa, senza alcuna spiegazione da parte dell’amministrazione comunale e senza fornire alcun dato sugli accessi che tuttora non sono a disposizione. Non possiamo che esprimere disappunto osservando le continue misure contrastanti che dimostrano mancanza di progettualità e incapacità di ideare azioni efficaci per contrastare la crisi del commercio. Non solo – prosegue il Pd ternano -, l’amministrazione che prima ha acconsentito ad incontrare i rappresentanti di esercenti e artigiani e in seguito a ciò ad annunciare una sostanziale modifica del nuovo regolamento della Ztl, poi di fatto smentisce e provoca attraverso i canali social del vicesindaco Corridore e la dichiarazione a mezzo stampa del sindaco Bandecchi, che se la prende con le associazioni di categoria. Regolamenti e ordinanze devono necessariamente scaturire dall’ascolto delle parti interessate, cercando di appianare ostacoli e difficoltà nell’interesse delle categorie interessate e dei residenti, evitando strampalati esperimenti, soluzioni fantasiose e toni paternalistici che non competono a chi governa una città». Per Claudio Fiorelli e Luca Simonetti del Movimento 5 Stelle di Terni «la questione Ztl a Terni è l’ennesimo esempio di una giunta che naviga a vista, senza una direzione precisa per la città. Le continue contraddizioni, le aperture parziali seguite da chiusure totali e l’annuncio della quasi completa eliminazione della Ztl da parte del sindaco Bandecchi, dimostrano l’incapacità di questa amministrazione di affrontare le sfide urbane con serietà e competenza. Come Movimento 5 Stelle chiediamo che tali decisioni non vengano mai più prese senza confronti a discapito del diritto alla mobilità delle persone con disabilità. Oggi accedere al centro per i titolari dei diritti è impossibile: i pochi parcheggi riservati disponibili sono insufficienti e quasi tutti i divieti di sosta sono stati trasformati in divieti di fermata, senza prevedere eccezioni per le persone con disabilità. Non possono essere di certo loro a pagare il conto di eventuali abusi e delle inevitabili retromarce della giunta».

Terni, FdI: «Tutti d’accordo contro la ‘nuova’ Ztl»

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