L’arresto, ad opera dei carabinieri del Nucleo investigativo di Terni, era scattato poco meno di un anno fa, nel novembre 2023, a seguito delle indagini legate al doppio arresto avvenuto in via Farini quando, per il ‘passaggio’ di uno zaino con dentro oltre due chili di cocaina, erano stati ammanettati un 22enne di origini albanesi ed un cuoco 34enne ternano. Gli sviluppi avevano portato gli investigatori dell’Arma a perquisire un’abitazione di via Montanara dove vive una donna insieme al figlio, il 38enne M.F., formalmente residente a Roma e domiciliato a Terni. Nella camera da letto della donna, sotto ad un cuscino, i carabinieri avevano trovato una busta con dentro un panetto di cocaina del peso di un chilogrammo, riconducibile al figlio. Quest’ultimo era stato arrestato in flagrante e mercoledì si è tenuto il processo, con rito abbreviato, di fronte al giudice Chiara Mastracchio. Che lo ha condannato a due anni ed otto mesi di reclusione (l’accusa ne aveva chiesti tre) concedendo le attenuanti generiche. Soddisfatto il suo legale difensore, l’avvocato Francesco Mattiangeli, che parla di «sentenza equilibrata che non impugneremo per beneficiare della riduzione di un sesto della pena, come previsto dalla riforma Cartabia».