Terni, dall’ultrà alla parrucchiera: chi sono gli arrestati per la droga di ‘Est’

Indagine dei carabinieri fra Terni, Roma e Napoli. Sei persone finiscono in carcere. Una è anche accusata di estorsione

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L’operazione si chiama ‘Est’ ed è scattata all’alba di martedì. Condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo di Terni, riguarda anche le città di Napoli e Roma. In corso di esecuzione – specifica il comando provinciale di via Radice – diversi arresti «di persone responsabili, a vario titolo, dei reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e di estorsione».


Cocaina, hashish ed estorsioni: sei arresti

Di seguito la nota dell’Arma ternana: «Dalle prime ore dell’alba di oggi (martedì, ndR) i militari del Nucleo investigativo del comando provinciale carabinieri di Terni, con il supporto di pattuglie dei comandi provinciali di Terni, Napoli e Roma e del Nucleo cinofili di Firenze, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di sei persone, indagate dalla procura della Repubblica di Terni per i reati di detenzione e spaccio in concorso di sostanze stupefacenti – cocaina ed hashish – ed estorsione».

Terni, droga da Roma e Napoli: 6 arresti – Il video dell’operazione

La base di spaccio a casa dell’ultrà

«L’attività di indagine, condotta dal Nucleo investigativo ternano sotto il coordinamento della locale procura della Repubblica, da settembre a dicembre 2021, è partita dall’osservazione di alcuni movimenti presso un appartamento del centro di Terni abitato da un ultrà della curva Est (motivo per il quale l’indagine ha preso il nome di ‘Est’). Il 40enne ternano Juri Ascani aveva creato presso la propria abitazione un vero e proprio centro di smistamento dello stupefacente proveniente da Napoli e dalla capitale per immetterlo sulla piazza ternana attraverso fidati acquirenti (cosiddetti ‘cavallini’). I numerosi servizi di osservazione hanno permesso di constatare come lo stupefacente proveniente da Napoli, settimanalmente, arrivasse a Terni e venisse custodito dall’indagato per il successivo spaccio».

L’asse Napoli-Terni

«Tra i fornitori del ternano gli investigatori hanno individuato due uomini napoletani, pluripregiudicati per vari reati: il 39nne Arturo Esposito e il 25enne Giuseppe Improta, che facevano la spola tra Napoli e Terni più volte a settimana per portare lo stupefacente inizialmente al solo principale indagato, poi anche ad altri clienti che con il tempo i due si erano personalmente procacciati sulla piazza ternana. I napoletani, per curare i loro affari, si trattenevano anche per alcuni giorni su Terni, dove alloggiavano presso residence della zona, cambiando spesso domicilio ed utilizzando diverse autovetture a noleggio per eludere i controlli delle forze dell’ordine. Le stesse stanze dei residence – proseguono i carabinieri – venivano utilizzate dagli indagati campani per ricevere alcuni clienti e vendere lo stupefacente».

L’estorsione

«Un terzo fornitore del ternano, cui lo spacciatore si rivolgeva quando litigava o era in debito con i due citati napoletani, è il 42enne Antonello Giuli che, da Monte Porzio Catone (Roma), portava lo stupefacente a Juri Ascani. L’elevato spessore criminale del Giuli è emerso sin da subito nel corso dell’attività investigativa, in quanto lo stesso, per recuperare un credito di circa 10 mila euro maturato nei confronti del ternano per lo stupefacente consegnatogli e non ancora pagato, aveva eseguito una vera e propria estorsione malmenando e minacciando il debitore. Il romano si era infine impossessato di un’autovettura Fiat 500L ed uno scooter di proprietà del ternano che aveva poi rivenduto a Roma per monetizzare e recuperare il credito. Ed è proprio al Giuli che viene contestato il reato di estorsione nei confronti dell’Ascani».

Si spaccia anche dai domiciliari

«Altri destinatari della misura custodiale sono una parrucchiera ternana, la 55enne Tiziana Iacuzzo, ed il 31enne tunisino Slim Rozzanelli, anch’essi clienti del napoletano Arturo Esposito nonché noti spacciatori del capoluogo ternano. All’epoca dei fatti contestati, la donna era solita rifornire i propri clienti direttamente dal suo negozio, tanto che anche dopo l’orario di chiusura vi si tratteneva lasciando la serranda semiaperta. Il tunisino, pur essendo pluripregiudicato e sottoposto al regime degli arresti domiciliari dal mese di novembre, continuava imperterrito la sua fiorente attività di spaccio. Non potendosi muovere dalla sua abitazione, lo stesso si serviva di suoi ‘cavallini’ che incaricava anche di rimborsare il fornitore Esposito del prezzo dello stupefacente preso e venduto attraverso ricariche postepay per suo conto».

Anche un arresto in flagrante

«Nel corso delle operazioni di cattura odierne, presso l’abitazione di uno degli indagatiè stata trovata la seguente quantità di droga: 140 grammi di marijuana nonché poco più di 10 grammi di hashish e materiale vario per il relativo confezionamento in dosi. Il detentore di tale stupefacente – il 32enne ternano S.F. – è stato quindi tratto in arresto in flagranza e posto ai domiciliari. Durante le attività investigative erano già stati effettuati due sequestri di stupefacente, hashish e cocaina a piccoli acquirenti ternani, nonché un arresto in flagranza. L’indagine e l’esecuzione della misura hanno permesso di disarticolare un sodalizio criminale teso all’immissione ed alla vendita dello stupefacente sulla piazza ternana, interrompendo i fiorenti canali di rifornimento campano e laziale».

Interrogatori in vista

Gli interrogatori di garanzia, intanto, sono stati fissati per mercoledì 15 giugno, in collegamento fra il tribunale di Terni – gip è Barbara Di Giovannantonio – e le case circondariali interessate. Fra i legali difensori figurano gli avvocati Francesco Mattiangeli, Lorenzo Filippetti, Antonio Iavarone e Marco Lucentini.


LE FOTO DELL’OPERAZIONE

 

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