Terni, via Narni: si punta a mezzo milione euro per sistemazione

Approvato progetto definitivo per procedere e tentare di avere i fondi dal bando regionale: focus su sicurezza, pavimentazione, deformazioni, segnaletica e fondo fotocalitico

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Speranze di riqualificazione stradale di via Narni a Terni? Passa dal bando della Regione pubblicato a fine 2019 e che riguarda il programma di sviluppo rurale Umbria 2014-2020. Il Comune ha approvato in linea tecnica il progetto definitivo per tentare di ottenere i fondi, vale a dire 500 mila euro.  Si parla complessivamente di circa tre chilometri di rete stradale.

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La parte conclusiva verso il centro di Terni

Il grave degrado

Lo scopo del bando è il miglioramento della sicurezza e della funzionalità. A Terni si è scelto di puntare via Narni – in realtà i primi metri fanno riferimento a via Alfonsine, poco prima del cavalcavia -, strada che arriva fino al confine con il Comune del sindaco De Rebotti. «Serve l’ampia zona rurale – la motivazione – che orbita attorno alla zona sud ovest della città ed all’abitato di Collescipoli nonché gli ambiti marginali a sud ovest del territorio comunale; il fondo stradale della predetta infrastruttura presenta situazioni di grave degrado che possono pregiudicare la sicurezza degli utenti, anche in relazione agli elevati volumi di traffico riguardanti la zona».

Traffico in via Narni

Ciò che si vorrebbe fare

Ad occuparsi della questione è in particolar modo il responsabile unico del procedimento, l’ingegnere Leonardo Donati. Il progetto consente di «porre rimedio alla situazione migliorandone la sicurezza e la funzionalità attraverso l’eliminazione delle disconnessioni esistenti, la sostituzione della pavimentazione stradale attuale con una migliorata di maggiore resistenza alle deformazioni, il rifacimento della segnaletica e l’applicazione sul nuovo fondo stradale, di una idonea miscela fotocalitica in grado di dar luogo ad una significativa riduzione degli inquinanti derivanti dal transito degli autoveicoli». Semmai dovesse andare bene la procedura, occorrerebbe effettuare una variazione del programma triennale dei lavori pubblici.

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