Terni, Di Girolamo: «Mai rifiuti pericolosi»

Il sindaco risponde a chi lo aveva sollecitato sulla questione ambientale

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Martedì scorso, un cittadino ternano, Matteo Mercuri, aveva inviato una ‘lettera aperta’ – che umbriaOn aveva pubblicato – al sindaco di Terni. Nella lettera si chiedeva a Leopoldo Di Girolamo, a proposito delle questioni ambientali di cui in questi giorni tanto si discute: «Badi alla salute di mia figlia come fosse la Sua». Ora, sempre attraverso umbriaOn, il primo cittadino gli risponde.

di Leopoldo Di Girolamo
Sindaco di Terni

Gentile Signor Mercuri,

Lei mi scrive come padre, preoccupato per il futuro della salute di sua figlia in relazione alla presenza degli impianti di incenerimento nel nostro territorio e al presunto arrivo di nuove quantità di rifiuti da incenerire.

Apprezzo molto questa sua responsabilità di padre, che oltretutto si rivolge a me in quanto anche io padre, ebbene io invece le risponderò da sindaco.

Un padre tutti i giorni si alza e lavora per i propri figli, come ricorda lei, io le sottolineo che un sindaco ogni mattina va in Comune perché ha a cuore la propria città.

Lavora, si impegna, prende decisioni, alcune giuste, altre sbagliate, perché ci tiene al futuro della propria città. Certo, ci tiene a far bene per amor proprio, ma le assicuro che la spinta più importante e profonda è la cura della città, altrimenti nulla ti ripagherebbe delle tante difficoltà, sacrifici, ore di lavoro, delle critiche molte legittime, alcune sicuramente strumentali.

Come lei ben sa, sono anni difficilissimi per i Comuni e per il governo della cosa pubblica in generale. Detto questo penso che non esista sindaco al mondo che voglia avvelenare la propria città, che voglia levare un futuro alla sua comunità e ai tanti bambini e giovani che ci vivono.

Sui rifiuti ritengo che la mia amministrazione è stata chiarissima: noi siamo contrari a incrementi del materiale che attualmente viene incenerito; noi siamo contrari a far pervenire a Terni rifiuti pericolosi prodotti da altre realtà. Questa è la linea che porteremo avanti con convinzione in ambito comunale, regionale e nazionale.

Ci batteremo contro normative che potrebbero andare in senso opposto, contro richieste di segno diverso. Nella consapevolezza e nella onestà intellettuale di dire che ci sono normative nazionali che favoriscono la termodistruzione dei rifiuti e che ci sono impianti che abbiamo trovato sul nostro territorio e che non possono certo essere chiusi perché le normative non prevedono che un sindaco chiuda impianti di questo genere.

Mi auguro che in questa mia battaglia sincera e profonda trovi l’apporto di tante persone e di tanti cittadini che siano pronti a mettere in campo impegno, condivisione, onesta di intenti.

Occorre partecipare, informarsi, chiedere, e dare anche un contributo fattivo, come già fanno tanti ternani: avere cura della propria città smaltendo i rifiuti in maniera corretta. Una città pulita, una raccolta differenziata estesa e diffusa passano anche attraverso i nostri comportamenti e il problema rifiuti ha bisogno anche di apporti individuali.

Un caro saluto a Lei, a sua figlia e a tutta la sua famiglia.

 

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