Cordoglio a Terni per la scomparsa improvvisa, avvenuta mercoledì, di don Roberto Bizzarri, 60 anni e originario di Narni. Ordinato sacerdote ad Otricoli il 23 ottobre del 1988, già parroco della cattedrale di Narni, di San Gregorio a Foce di Amelia e, a Terni, presso il Sacro Cuore Immacolato di Maria a Campomicciolo, oltre che officiante presso la parrocchia dei Santi Lorenzo e Cristoforo a Terni, ha rivestito nel corso degli anni importanti incarichi in seno alla diocesi di Terni-Narni-Amelia ed oltre. Fra questi, cancelliere vescovile, membro del consiglio pastorale diocesano, della commissione presbiterale regionale, del collegio revisori dei conti dell’Istituto centrale per il sostentamento del clero, delegato diocesano per le confraternite, delegato regionale della Federazione tra le associazioni del clero in Italia (Faci), direttore diocesano apostolato della preghiera, assistente spirituale Unione giuristi cattolici italiani di Terni. Tante le testimonianze di affetto e stima da parte dei fedeli per i quali don Roberto Bizzarri è stato in questi anni una guida, un punto di riferimento e un amico. I funerali si terranno venerdì 6 settembre alle ore 15 nella cattedrale di Terni. La camera ardente è stata allestita presso la cappella dell’obitorio dell’ospedale di Terni, dove alle ore 17 di giovedì è prevista la preghiera comunitaria del Santo Rosario.
La diocesi di Terni-Narni-Amelia ha diffuso una nota in cui si legge che «il 4 settembre, a seguito di un malore improvviso, è tornato alla casa del Padre monsignor Roberto Bizzarri, 60 anni, sacerdote diocesano e cancelliere vescovile della diocesi dal 2006, cappellano di Sua Santità, canonico del capitolo della concattedrale di Narni. Un sacerdote molto conosciuto e amato in diocesi, sia per il suo impegno nella pastorale vocazionale e familiare, a cui ha dedicato molti anni del suo ministero sacerdotale ricoprendo anche incarichi a livello nazionale, sia per la sua amabilità e spiritualità. Sin da ragazzo, sotto la guida di don Bruno Bison e don Giorgio Brodoloni, ha manifestato il desiderio di diventare sacerdote, frequentando il seminario minore a Viterbo e poi quello maggiore ad Assisi. È stato ordinato sacerdote il 22 ottobre 1988 dal vescovo monsignor Franco Gualdrini. Ha conseguito la licenza e dottorato in diritto canonico presso la pontificia università lateranense. All’inizio del suo ministero è stato vicario parrocchiale di Sant’Antonio a Narni e segretario del centro diocesano vocazioni. Poi parroco della parrocchia di Santa Maria della Cerqua, dei Santi Giovenale e Cassio a Narni, di Santa Maria delle Grazie di Foce di Amelia, del Sacro Cuore Immacolato di Maria di Terni e, in questi ultimi anni, è stato officiante presso la chiesa di San Lorenzo a Terni, dopo avere prestato servizio anche presso la chiesa di San Paolo in Terni, San Liberato a Narni, Sant’Andrea apostolo a Capitone. È stato primo rettore del seminario diocesano presso Casa Sant’Alò dal 1988 al 1993, direttore diocesano per l’apostolato della preghiera, del centro diocesano vocazioni e del servizio di pastorale giovanile. Ha seguito la formazione del cammino neocatecumenale in diocesi nelle prime comunità e continuando a proporre l’itinerario di riscoperta del battesimo e della formazione permanente della fede a tante persone in diocesi. Dal 2002 al 2013 è stato direttore della commissione diocesana per la famiglia, difesa e promozione della vita e delegato episcopale per la diaconia. In ambito giuridico è stato giudice del tribunale ecclesiastico diocesano e giudice del tribunale ecclesiastico umbro. Negli anni dedicati al centro diocesano vocazioni ha seguito e proposto incontri della scuola di preghiera e lectio divina. Ha sempre curato la formazione delle coppie nella preprazione al sacramento del matrimonio. In ambito nazionale è stato dal 2004 consigliere della federazione associazioni clero italiane a Roma e dal 2012 delegato regionale Faci, membro del servizio europeo vocazioni, membro della commissione presbiterale italiana e, ultimo incarico, quello di presidente del tavolo nazionale del rapporto tra parroci e sacristi».