di S.F.
Il concorso per l’assunzione a tempo indeterminato del nuovo dirigente alla cultura e all’istruzione – ancora alle fasi iniziali – e quello per il comando della polizia Locale, già ultimato e vinto a dicembre da Gioconda Sassi. Sono due le procedure esaminate giovedì mattina dal Tribunale amministrativo regionale dell’Umbria riguardanti posizioni apicali di palazzo Spada: doppia ordinanza cautelare e, per il momento, situazioni in stand-by. Se ne riparlerà più avanti.
TERNI, DIREZIONE CULTURA: UN BANDO SENZA PACE
Il Tar mette fretta al Comune
Nel primo caso a far ricorso, chiedendo l’annullamento del bando stesso e di tutti gli atti collegati, è stato un funzionaro del Comune: ha la laurea in lettere e ciò non gli consente di partecipare. L’eventuale via libera è solo per coloro che hanno titoli in giurisprudenza, scienze politiche, economia o equipollenti. Il ricorrente ha comunque presentato la domanda e, allo stato attuale, non c’è ancora l’elenco dei candidati nonostante sia trascorso oltre un mese dalla chiusura dei termini (12 marzo). Il Tar – provvedimento collegiale – ha respinto l’istanza cautelare per questo motivo e, al contempo, ha sollecitato l’amministrazione a definire la posizione del ricorrente. In sostanza di darsi una mossa a pubblicare la lista di ammessi ed esclusi. Poi si vedrà. I legali coinvolti sono Alessandro Longo e Paolo Gennari.
DIRIGENTE EDILIZIA PRIVATA, CLAUDIO BEDINI VERSO IL POSTO
Polizia Locale, rinuncia per l’emergenza covid
Contesto differente per il concorso definito a fine 2019. C’è chi ha presentato ricorso per, in estrema sintesi, chiedere una rivalutazione con la sospensione dell’efficacia delle schede personali dei partecipanti, determina dirigenziale di approvazione della graduatoria, tabella dei criteri di valutazione (titoli di studio, di servizio e curriculum), verbali della commissione giudicatrice e il conseguente contratto di lavoro medio tempore stipulato dal Comune con la vincitrice (annullamento, declaratoria di invalidità o inefficacia). Un decreto monocratico del 24 marzo ha respinto l’istanza cautelare, mentre giovedì è stata sancita la rinuncia alla decisione collegiale. Motivo? L’emergenza sanitaria – tutti gli sforzi, come giusto che sia, sono su quel fronte – per il nuovo coronavirus, giunta dopo la proposizione del ricorso. Chiesta e ottenuta invece una discussione di merito entro giugno. Ci sarà martedì 23.
17 DICEMBRE, LA PROVA FINALE DEL CONCORSO
L’avvocato esterno
Palazzo Spada si è affidato ad un legale esterno con un esborso di poco superiore ai 5 mila euro, basandosi sull’articolo 3 dell’avvocatura comunale: «La rappresentanza e l’assistenza in giudizio possono essere conferiti dal sindaco ad avvocati esterni in casi specifici debitamente motivati e comunque in controversie di particolare complessità oppure nei casi in cui sia opportuna o incompatibile l’assunzione dell’incarico da parte degli avvocati dell’ente». Inviate Pec a professionisti di Umbria, Lazio e Toscana: il preventivo più basso è stato quello di Giacomo Cresci del foro di Firenze. Impegnati nel ricorso anche i suoi colleghi Romina Pitoni e Antonio Cristofari. Appuntamento in estate.