Terni: due bambini dimessi dall’ospedale ringraziano con le loro lettere commoventi

«Grazie a tutti per la delicatezza, la pazienza e l’amore che mettete nel vostro lavoro»

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di Fra.Tor.

Non solo problemi o segnalazioni dei cittadini per l’ospedale ‘Santa Maria’ di Terni: c’è anche chi ringrazia e valorizza il lavoro svolto dal personale medico e non solo. Come due bambini che dopo alcuni giorni di degenza sono stati dimessi e hanno voluto scrivere delle dolcissime lettere di ringraziamento.

Le lettere

«Grazie… agli infermieri per avermi dato le cure e le medicine e per aiutare i bambini dandogli speranza, chiacchiere e con la vostra presenza. Ai medici e alle dottoresse per avermi visitato tutte le mattine chiarendo cosa non andasse e come andasse sistemato, per avermi aiutata a guarire sopratutto quando sono stata proprio male. Agli Oss e il resto del personale per aver fatto il vostro magnifico lavoro aiutandomi moralmente e parlando con me avete reso le pesanti giornate in ospedale leggere. A I Pagliacci per fare volontariato e tirare su il morale a tanti bambini malati che si annoiano in ospedale, siete fantastici e incredibilmente magici. Grazie a tutti per la delicatezza, la pazienza e l’amore che mettete nel vostro lavoro. Sarete per sempre gli eroi dell’ospedale. E del mio cuoricino».

«Vi ringraziamo per tutta la passione che mettete nel vostro lavoro e l’amore che date ad ogni bimbo, perché permette ai genitori di stare tranquilli».

«Una squadra che cura non soltanto con le medicine»

«Nonostante le mille difficoltà – racconta Alessandro Rossi, presidente dell’associazione I Pagliacci – all’ospedale di Terni c’è tanto personale che lavora con grande amore e professionalità. Dimostrazioni d’affetto come queste riempiono il cuore a tutta una squadra, a partire dal primario del reparto di pediatria e terapia intensiva neonatale la dottoressa Federica Celi, che lavora in sinergia ogni giorno e che si dedica alla cura delle persone dal punto di vista fisico, ma anche morale. Una cura non soltanto tramite le medicine, ma con le attenzioni, l’affetto e il sorriso».


 

La dottoressa Federica Celi

Alessandro Rossi

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