Terni, è allarme stagionali: «Intervenire»

Preoccupa la situazione alla Eskigel, in calo produttivo, ma anche di turismo e trasporto scolastico 

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di F.L.

Quattrocento lavoratori solo alla Eskigel, molti di più se si guarda al settore alimentare nel suo insieme, ma anche al turismo e al trasporto scolastico. Donne soprattutto, dunque ancora più penalizzate. Le preoccupazioni del mondo dei somministrati lunedì mattina sono arrivate alle attenzioni dei parlamentari umbri, che nella sede della Cisl di Terni hanno incontrato i rappresentanti delle organizzazioni sindacali che rappresentano il comparto per un’analisi della situazione, aggravata dall’emergenza Covid.

Il fenomeno e i timori

Presenti i senatori Valeria Alessandrini, Stefano Lucidi (entrambi della Lega) e Leonardo Grimani (Italia Viva) e gli onorevoli Walter Verini (Pd), Raffaele Nevi (Forza Italia), Tiziana Ceprini (M5s) e Virginio Caparvi (Lega). «C’è molta preoccupazione per i lavoratori stagionali – è stato detto dai rappresentanti di Felsa Cisl, Nidil Cgil e UilTemp, rispettivamente Rocco Ricciarelli, Luca Solano e Roberta Giovannini -, che in questo momento, in base al decreto dignità, si trovano sottoposti ad un aggravio contributivo dello 0,5 ad ogni rinnovo contrattuale. Questo, di fatto, invece che favorire la stabilizzazione ne scoraggia la riassunzione ogni anno». La proposta è dunque quella di agire attraverso emendamenti parlamentari e quindi di derogare sull’aumento contributivo solo per il comparto stagionale. Eskigel – è stato sottolineato – rappresenta solo la punta dell’iceberg del problema, ma preoccupa perché vive un momento di difficoltà, in quanto la produzione «è in calo, ai livelli di fine stagione normalmente vissuti a settembre, dunque i primi ad essere messi alla porta sono proprio gli stagionali». Donne in particolare, come accennato, che «dopo anni di servizio rischiano di essere cacciate». Per questo viene chiesta parità di trattamento di questo tipo di lavoratori e lavoratrici, anche attraverso tavoli di contrattazione con l’azienda. All’incontro erano presenti anche i rappresentanti del settore alimentare, Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil.

  

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