del Consorzio di Bonifica Tevere-Nera
Un’opera straordinaria per un evento straordinario. Il fosso Rivo, nel quartiere di borgo Rivo a Terni, è osservato speciale del Consorzio di Bonifica Tevere Nera. Capace di drenare un’area di 16.54 chilometri quadrati, è da anni sotto gli occhi dell’ente anche per la sua pericolositĂ nei casi di piogge eccezionali e concentrate.
L’AutoritĂ distrettuale dell’Appenino Centrale ha mappato diverse aree del ternano ed ha definito proprio la zona di borgo Rivo come ‘a rischio’ per i danni che potrebbero manifestarsi in caso di piena eccezionale del fosso Rivo. Un rischio che l’ente, oggi, è in grado di mitigare grazie alla realizzazione di una vasca di laminazione in strada del Cerqueto.
Un’opera costruita per contrastare inondazioni e allagamenti derivanti dal corso d’acqua. Un temporaneo ‘serbatoio idrico’ capace di trattenere l’acqua del fosso Rivo nei momenti di piena eccezionale, impedendo che si riversi nel quartiere di borgo Rivo. Un quartiere che giĂ versa in una situazione di forte disagio quando si verificano temporali con una quantitĂ elevata di precipitazioni in brevissimo tempo. Un problema annoso, che purtroppo permane, connesso all’urbanistica dell’abitato e alla canalizzazione/deflusso delle acque.
Non potendo quindi intervenire sull’ordinario, per ragioni di competenza, il Consorzio si è attivato per progettare un’opera in grado di salvaguardare la zona in caso di piena eccezionale del fosso Rivo. La vasca sarĂ realizzata ad una profonditĂ di 2,50 metri ed avrĂ un volume di 14.500 metri cubi. I cittadini vedranno nient’altro che una distesa di prato verde, come fosse un enorme isolotto. Al di sotto del prato, invece, un sistema meccanizzato di canalizzazione dell’acqua.
La vasca di laminazione sarĂ collegata direttamente al fosso Rivo ed entrerĂ in funzione solo ed esclusivamente quando si verificherĂ un evento di piena con tempo di ritorno duecentennale, ovvero un fenomeno del tutto eccezionale, straordinario. In quel caso, l’acqua del fosso Rivo sarĂ automaticamente deviata nella vasca di laminazione attraverso una ‘opera di presa’ che avrĂ il compito di convogliare l’acqua in eccesso verso la vasca.
Passata la piena, l’acqua sarĂ rilasciata gradualmente verso valle nel fosso Rivo, attraverso una ‘opera di scarico’ che consentirĂ lo svuotamento del bacino artificiale una volta che le precipitazioni saranno terminate e la portata del corso d’acqua sarĂ tornata a livelli sicuri.
La vasca sarĂ quindi, per la maggior parte del tempo, completamente vuota e si attiverĂ solo nel caso di eventi di piena eccezionali, ma in questo modo sarĂ del tutto mitigato il rischio idrogeologico del fosso Rivo. L’opera è stata finanziata con fondi Pnrr per 2 milioni e 300 mila euro. A fine luglio è previsto l’avvio della bonifica bellica dell’intera zona e l’intera vasca sarĂ realizzata entro il 2025.