Terni, estensione rifiuti per inceneritore: Acea non molla e impugna al Tar il ‘no’

Istanza per il giudizio cautelare dopo il diniego regionale sulla compatibilità ambientale. Coinvolti anche i Comuni di Terni e Narni, Usl Umbria 2 e Provincia di Perugia

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di S.F.

Acea Ambiente srl non molla. Anzi, insiste e decide – era già successo in passato per altre questioni – di impugnare al Tar dell’Umbria il provvedimento di diniego della Regione per l’estensione delle tipologie di rifiuti non pericolosi da avviare a recupero energetico nell’inceneritore di via Giuseppe Ratini, a Maratta: l’avvocato Pasquale Cristiano ha depositato l’istanza per il giudizio cautelare lo scorso 13 dicembre e ora è tempo di un primo esito. La partita è appena iniziata.

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La compatibilità ambientale

Nel mirino di Acea, in particolar modo, c’è il giudizio non favorevole per la compatibilità ambientale, decretato prima con una delibera di giunta del 29 settembre e, a chiudere il cerchio, con una determina dirigenziale a firma Andrea Monsignori del 14 ottobre. La multiutiliry romana ha messo nel mirino non solo la Regione ma anche tutti coloro che non si sono espressi a favore del ‘progetto’ di estensione Acea: di mezzo ci sono la Usl Umbria 2, la Provincia di Perugia, il Comune di Narni e quello di Terni. Quest’ultimo per ora è l’unico ad essersi costituito in giudizio con gli avvocati Paolo Gennari e Francesco Silvi. Tuttavia è difficile pensare che nei prossimi giorni – d’altronde c’è ancora tempo per farlo – non lo facciano anche gli altri enti. L’istanza per la fissazione dell’udienza è del 5 gennaio.

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Terni, Acea non molla per l’inceneritore

Cosa aveva detto la Regione

Una storia infinita iniziata il 7 ottobre del 2014 quando la società si fece avanti per avviare il procedimento di Via coordinato con l’iter per l’Aia, utile alla modifica dell’installazione esistente. La Regione non più tardi di quattro mesi aveva specificato di «disporre il non superamento del dissenso espresso dai Comuni di Terni e Narni, dall’Usl Umbria2 nonché dalla Provincia di Perugia sul progetto di estensione delle tipologie di rifiuti non pericolosi da avviare a recupero energetico» in considerazione «dell’imminente approvazione dell’aggiornamento del piano regionale di gestione integrata dei rifiuti». Che nel contempo c’è stato. Da vedere se inciderà o meno nella fase di giudizio cautelare.

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