Terni: estinto sempre più ‘caro’. Il Comune applica altri aumenti ai servizi cimiteriali

Comunicazione perentoria alle ditte: «Applicare la delibera di giunta del 4 maggio 2022». Filipponi: «Chiederemo lo stop»

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Lievitano ancora (dopo gli aumenti applicati nella primavera del 2021) le tariffe che i cittadini ternani devono pagare, anche per i servizi cimiteriali. Il Comune ha infatti comunicato perentoriamente alle agenzie funebri della provincia di Terni – che effettuano le pratiche per conto degli stessi cittadini – che il nuovo tariffario approvato dalla giunta comunale di Terni lo scorso maggio attraverso la delibera numero 130, evidentemente passato sottotraccia in questi mesi, è entrato in vigore e va applicato alla lettera. E se gli incrementi del 2021 avevano già provocato fibrillazioni, proteste da parte di ditte e associazioni di categoria, minacce di ricorsi al Tar – con tanto di dietrofront del Comune e approvazione di una nuova delibera -, anche questa volta lo scenario potrebbe ripetersi.

Gli aumenti

Di seguito i nuovi importi stabiliti con relativi incrementi: inumazione senza frontalino 750 euro (costo precedente 680 euro), inumazione arti e feti 100 euro (80), inumazione con frontalino 870 euro (810), esumazione 280 euro (230), tumulazione 220 euro (180), estumulazione 300 euro (260), estumulazione per traslazione 420 euro (380), rimozione provvisoria costruzioni private 350 euro (300), deposito provvisorio 1° anno 298 euro (300), deposito provvisorio rinnovo 2°/3° anno 156 euro (120), tumulazione urna cineraria 110 euro (80), inumazione urna cineraria 400 euro (350), affidamento urna cineraria al privato 350 euro (320), dispersione ceneri fuori dall’area cimiteriale 250 euro (240), diritto d’uso delle sepolture private 150 euro (120), deposito feretri in transito 200 euro (160), autorizzazione al trasporto di resti entro il territorio comunale 150 (100), autorizzazione al trasporto di resti fuori dal territorio comunale 250 euro (150), autorizzazione ingresso cimiteri per portatori di invalidità civile dal 75% al 100% e per invalidità temporanea alla deambulazione 100 euro (20), autorizzazione per lavori di piccola manutenzione all’interno dei cimiteri e iscrizione all’albo dell’impresa 200 euro (150).

«Chiederemo lo stop»

Sul tema si espone il capogruppo del Pd Francesco Filipponi: «Rispetto all’ulteriore aumento delle tariffe per i servizi cimiteriali fin da lunedì in consiglio comunale chiederemo alla giunta comunale di fermare l’applicazione. Ci faremo portatori della necessità di un confronto con gli operatori del settore, ed ovviamente chiederemo di ascoltare la cittadinanza rispetto all’ulteriore grido di allarme lanciato. Considerare al fine di applicare gli aumenti quei servizi non essenziali è una ulteriore follia, come si si potesse provvedere diversamente rispetto al trasporto della salma o alla tumulazione. Occorre invece a nostro avviso battersi e proseguire sul progetto della riqualificazione delle tombe e dei loculi abbandonati al fine di avere nuova liquidità e nuovi spazi cimiteriali. Rispetto agli aiuti più volte promessi agli operatori commerciali in generale e ai piccoli artigiani, in queste categorie rientrano anche le imprese del settore cimiteriale chiediamo un confronto in consiglio comunale nel quale poter portare le nostre idee relative ad esempio ad un lavoro su sgravi possibili rispetto alle aliquote, considerando che nelle prossime settimane verranno meno le conseguenze legate all’art 251 del testo unico enti locali; sulla diminuzione degli affitti dei locali comunali, ed anche alla realizzazione di un tavolo con i proprietari immobiliari per individuare un possibile prezzo calmierato degli affitti, sia sui nuovi locali, sia su quelli già in uso, alla possibilità di sgravi coordinati per i parcheggi pubblici, fino alla necessità di politiche di rigenerazione urbana – concludere – per abbellire le vie dove sono ubicati gli esercizi».

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