Ex palazzo sanità, arriva messa in sicurezza a Terni

Terni, semaforo verde definitivo per l’aggiudicazione: si lavorerà sulle facciate esterne dell’edificio, ormai in stato di abbandono da anni

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di S.F.

Il tentativo di alienazione – prezzo fissato a 5 milioni 400 mila euro – nel 2019 è andato a vuoto e il problema resta per un edificio ormai in stato di abbandono da molto tempo. Cosa fare dunque? Si procede con la messa in sicurezza delle facciate esterne nel più breve tempo possibile, tenendo tuttavia in considerazione l’emergenza sanitaria in corso per il covid-19. Mercoledì mattina è stato firmato l’atto che chiude una procedura scattata lo scorso autunno riguardante l’ex palazzo provinciale della sanità di Terni: la società che se ne occuperà è la perugina Ilir Hoxha. Il termine per l’ultimazione dei lavori dal momento della consegna è fissato in 124 giorni.

Lo stato di fatto

Cosa prevede il progetto

La struttura si affaccia su via Vico, via Muratori e via Cesi, a pochi passi dal Circolo Lavoratori Terni. Il procedimento è partito dopo un’approfondita analisi – curata dall’ingegnere Valter Catasti, lo stesso professionista che si sta occupando anche della progettazione esecutiva per il nuovo ospedale comprensoriale Narni/Amelia – degli elementi dell’edificio. Di cose da sistemare non mancano di certo, d’altronde in passato in più di una circostanza gli intonaci sono caduti a terra: «Si è appurato che i principali rivestimenti sono stati realizzati con lastre di marmo di spessore pari a circa 5 centimetri, di dimensioni di circa 90×105. Nei restanti prospetti si è appurato che esistono solo degli intonaci a protezione delle pareti in modo specificio nel prospetto ovest e nord ove risultano per buona parte ammalorati». Riscontrato inoltre che il «45% delle lastre necessitano di un fissaggio e/o ancoraggio alle pareti». Ci sono anche delle piccole aperture da chiudere.

Il progetto

La rimozione

Al centro dell’attenzione resta l’intonaco: «Si è computato – viene specificato nella relazione tecnica – che per circa 70 metri quadrati verrà rimosso in quanto considerato pericolante», per poi passare alla sostituzione con uno nuovo «formato da un primo strato di rinzaffo, da un secondo strato e intonaco di finitura arriccio». Discorso diverso per un’altra facciata rivestito con lastre di marmo per il 50% ed il restante con intonaco: «Demolizione e rifacimento di quest’ultimo per circa 310 metri quadrati, comprensivo di quello che si trova ai lati del cancello di ingresso; prevista la sostituzione di un architrave della finestra situata a livello del marciapiede».

La gara

La Hoxha Ilir si è aggiudicata l’esecuzione dei lavori offrendo 49 mila 906 con un ribasso del 54,18% rispetto alla base d’appalto. Ben 54 i soggetti (tra i quali due di Terni, uno di Arrone e uno di Narni) che si erano fatti avanti con una manifestazione d’interesse – affidamento tramite Mepa – tra ottobre e novembre dopo due precedenti procedure con esito negativo: a febbraio l’aggiudicazione provvisoria, poi tutte le verifiche del caso e in giornata il via libera della Usl Umbria 2 per il contratto da firmare. Le altre proprietarie dell’edificio sono l’Arpa e l’Istituto zooprofilattico per l’Umbria e le Marche. Ad occuparsi in prima battuta dell’iter è il geometra Francesco Silvani.

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