‘Fabrizi’ di Gabelletta, parte ricerca gestore

Terni, via alla procedura per le manifestazioni d’interesse: affidamento decennale, opzioni ristoro e attività commerciali

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di S.F.

Un campo da calcio in erba omologato dalla Figc. Un altro in terra battuta – l’antistadio – ed ulteriori due terreni di gioco di dimensioni ridotte per gli allenamenti. Oltre a spogliatoi, servizi igienici e tribune per il pubblico: è il ‘pacchetto’ che compone l’impianto sportivo del Mirko Fabrizi di Gabelletta, attualmente gestito dall’Asd Sporting Terni. Da lunedì c’è una novità: il Comune ha fatto scattare la procedura per verificare se c’è qualcuno interessato all’affidamento per dieci anni. Per il momento via libera alle manifestazioni d’interesse, poi si vedrà.

4 SETTEMBRE 2018, LA SEDUTA VINTAGE DELLA TERNANA A GABELLETTA

La Ternana al Mirko Fabrizi di Gabelletta il 4 settembre 2018

Cosa prevede l’affidamento: opzione ristoro

Al netto della custodia dell’impianto, del controllo degli accessi e della pulizie delle aree, il concessionario dovrà garantire l’utilizzo occasionale da parte dell’amministrazione comunale o di altre società sportive, la manutenzione ordinaria dell’impianto comprese le attrezzatture e la disponibilità a far effettuare le gare di campionato che vede protagonista la Asd Sporting Terni fino alla conclusione dell’anno sportivo. Queste sono le basi. Poi ci sono due possibilità facoltative: la gestione degli spazi pubblicitari e l’allestimento di un servizio di ristoro ed altre eventuali attività commerciali legate all’attività sportiva esercitabili all’interno del ‘Fabrizi’.

LA TERNANA E IL FABRIZI

I campetti a 5 del ‘Fabrizi’

Chi può farsi avanti

Potranno bussare alla porta di palazzo Spada le società/associazioni sportive, gli enti di promozione sportiva, le associazioni di discipline associate e federazioni sportive nazionali. Tutti devono essere privi di un proprio impianto. Nell’elenco viene specificato che devono «perseguire, senza fini di lucro, finalità di formazione sportiva, avviamento allo sport a livello agonistico e/o dilettantistico, promozione e diffusione della pratica sportiva e/o altre finalità educative, ricreative e sociali in ambito calcistico». Inoltre non si devono trovare in stato fallimentare, di liquidazione o concordato preventivo. Infine nei confronti dei soggetti con potere di rappresentanza non deve essere «stata pronunciata sen-tenza di condanna passata in giudicato, per reati che incidono sulla affidabilità morale e professionale». In ogni caso la manifestazione d’interesse non sarà vincolante perché il Comune in un secondo momento farà ulteriori approfondimento sulle dichiarazioni rese.

L’ingresso

Affidamento diretto o procedura pubblica

Doppio binario invece per il secondo passaggio. Se ci fosse una sola manifestazione d’interesse via libera all’affidamento diretto, altrimenti spazio alla selezione con procedura pubblica. Criteri? «Radicamento nei diversi ambiti territoriali subcomunali e comunali con riferimento alla storicità del sodalizio sportivo nell’ambito territoriale indicato; numero di atleti tesserati nell’anno precedente per la disciplina sportiva prevista; esperienza nella disciplina sportiva cui è destinato l’impianto; organizzazione di attività in favore di giovani; qualità del piano gestionale ed organizzativo dell’impianto; qualificazione del personale sportivo, tecnico, dirigenziale e proposte di migliorie con oneri a carico del concessionario». Ricerca scattata. Da ricordare che nel recente passato la Ternana aveva mostrato interesse per l’area, ma c’era il nodo della lunghezza della concessione: i dieci anni – rispetto ai 25 del Sabotino, per fare un confronto – non convincono granché la società di via della Bardesca. Specie dopo aver messo le mani sull’area di proprietà della Provincia.

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