Fondi canoni idrici Terni: 2° tentativo con novità dopo il flop

Giovedì il via alla seconda procedura per gli 800 mila euro a disposizione: ok a criteri nuovi per la valutazione dell’interesse pubblico. Fic e Fitarco pronte

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di S.F.

Le 9 di giovedì 2 settembre. Questo il termine ultimo stabilito da palazzo Spada per la nuova procedura – fa seguito al flop della prima, con la bocciatura della Regione all’istanza arrivata da Terni per il polo nautico D’Aloja – legata agli 800 mila euro per l’annualità 2021 dei fondi per i canoni idrici: giovedì mattina il via libera della giunta su iniziativa del sindaco Leonardo Latini e del vice Benedetta Salvati con contestuale pubblicazione dell’avviso. Tutto in mano al responsabile del procedimento Federico Nannurelli e al dirigente ai lavori pubblici Piero Giorgini: ci sono nuovi criteri per la valutazione dell’interesse pubblico sugli studi di fattibilità che presenteranno le federazione sportive nazionali coinvolte.

IL NUOVO AVVISO DEL COMUNE CON I CRITERI (.PDF)
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I termini

Breve sintesi della tematica. In ballo ci sono gli 800 mila euro a disposizione – per i comuni dove sono presenti strutture di grandi derivazioni idriche – per interventi riguardanti la manutenzione straordinaria, l’adeguamento o la costruzione di impianti sportivi per ospitare campionati e manifestazioni internazionali: il bando è aperto solo a soggetti gestori o concessionari nazionali riconosciute dal Coni. Per pochi in definitiva. Nel primo caso la Federazione italiana canottaggio ha avuto la meglio sulla Federazione tiro con l’arco, peccato che la manifestazione d’interesse partita da Terni sia stata giudicata non conforme da palazzo Donini: stop e tutto da rifare. Da Perugia è stato pubblicato il nuovo avviso e in Comune si sono attivati con un altro iter: Fic e Fitarco – magari si aggiungerà qualcun altro – devono inviare il materiale entro il 2 settembre.

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Interesse pubblico

Poi toccherà al Comune farsi avanti con la Regione: in questo caso la scadenza per presentare la domanda – contiene gli impianti oggetti di intervento, la descrizione delle opere, lo studio di fattibilità e il contratto di gestione/concessione – è fissata al 6 settembre. Dopo lo stop per il D’Aloja ci sono nuovi criteri per valutare l’interesse pubblico: tipologico, funzionale ed economico, di sostegno e sviluppo. «L’interesse prioritario dell’ente – viene specificato – è rivolto al contenimento dei costi di gestione e all’adeguamento degli impianti esistenti, per renderli idonei e funzionali per ospitare i campionanti e le manifestazioni internazionali, creando opportunità per la valorizzazione del patrimonio e di sviluppo economico; il criterio funzionale mira a valutare l’interesse pubblico in relazione alla rapidità della gestione delle fasi di progettazione, approvazione, realizzazione e collaudo degli interventi; il criterio economico, di sostegno e di sviluppo mira a valutare l’interesse pubblico con l’obiettivo di ampliare il sostegno attraverso una possibile loro modularità e funzionalità». L’attribuzione dei punteggi è utile ad una procedura esplorativa preliminare che consenta successivamente «all’ amministrazione comunale di partecipare alla manifestazione d’interesse regionale». Infine un’ulteriore specifica: «Sia l’indagine preliminare ed esplorativa che la partecipazione alla manifestazione d’interesse della Regione Umbria non sono in alcun modo vincolanti per il Comune di Terni nei confronti delle federazioni proponenti». Sarà meglio evitare un’altra bocciatura.

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