Terni: fuga con la droga da Larviano a Papigno. Arrestati in due

Il fatto è accaduto lunedì sera. In manette un 57enne pugliese e un 38enne magrebino

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Doppio arresto, nella serata di lunedì 22 maggio, da parte dei carabinieri del comando stazione di Papigno. In manette ci sono finiti due uomini, il 57enne R.C. originario di San Giovanni Rotondo (Foggia) e un 38enne (S.G.) di origini magrebine.

La fuga

Intorno alle 19 di lunedì una pattuglia dell’Arma di Papigno, impegnata nel controllo del territorio, nella zona di Larviano si è imbattuta in una Fiat Panda il cui conducente procedeva in maniera piuttosto spedita e quindi sospetta verso la statale 79 Ternana. I militari hanno intimato l’alt per procedere ad un controllo ma l’auto, anziché fermarsi, ha accelerato dando il là ad una fuga pericolosa per tutti.

Bloccati a Papigno

Nei pressi di Papigno, le due persone a bordo hanno cercato di disfarsi di un involucro di cellophane, gettandolo dal finestrino. Il materiale è stato recuperato dai carabinieri che hanno poi proseguito le ricerche della vettura: l’inseguimento si è concluso nei pressi degli ex studios di Papigno, dove altre due pattuglie del Radiomobile di Terni hanno sbarrato la strada.

La lite e l’arresto

A bordo dell’auto c’erano il 57enne pugliese – incensurato – e il 38enne magrebino – senza fissa dimora e già espulso dall’Italia su ordine del prefetto di Ragusa – e nell’inolucro di cellophane sono stati trovati circa 105 grammi di eroina. Fra l’altro i due soggetti, una volta scesi dall’auto, hanno iniziato a litigare fra di loro, ‘scaricando’ a vicenda le responsabilità della situazione. Immediato l’arresto per entrambi con traduzione in carcere e convalida fissata giovedì mattina.

Convalida e misure applicate

A seguito dell’udienza di convalida, il giudice del tribunale di Terni, Chiara Mastracchio, ha convalidato gli arresti e disposto la scarcerazione per entrambi gli indagati, difesi dall’avvocato Francesco Mattiangeli. Come misure, per il pugliese è scattato l’obbligo di firma mentre per il cittadino magrebino il divieto di dimora nel territorio ternano. In sede di udienza la procura aveva chiesto la conferma del carcere per tutti e due gli arrestati.

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