Terni, fuga di gas devasta palazzina

Almeno tre persone ustionate – una delle quali molto grave – nell’esplosione avvenuta sabato pomeriggio in via degli Arroni

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Esplosione all’interno di un appartamento posto al secondo piano di una palazzina di via degli Arroni, nella zona di Santa Maria Maddalena a Terni, sabato pomeriggio intorno alle ore 16.30. In seguito alla deflagrazione, l’edificio è stato interessato da crolli e lesioni e le fiamme sono immediatamente divampate. Sul posto si sono portati i vigili del fuoco di Terni, gli operatori del 118, le forze dell’ordine e la Protezione civile.

LA FOTOGALLERY: POMERIGGIO DI TERRORE IN VIA DEGLI ARRONI

Un inferno

Almeno tre le persone che hanno riportato ustioni: sono quelle estratte dall’abitazione dagli uomini del 115 e trasportate nel vicino ospedale ‘Santa Maria’. Diversi i residenti dello stabile – comunque illesi – tratti in salvo dai vigili del fuoco. Fra loro anche un uomo che ha raggiunto il tetto dell’edificio per scampare alle fiamme. Due anziani, sempre residenti, sono stati accompagnati al pronto soccorso in stato di shock. All’origine del disastro ci sarebbe una fuga di gas: la casa interessata non è allacciata alla rete del metano ma risulta fornita da un impianto esterno composto da bombole del gpl fisse. Il boato è stato avvertito a centinaia di metri di distanza dal luogo ed ha destato allarme e paura nell’intero quartiere. Sul posto si sono portati sul posto anche il sindaco di Terni, Leonardo Latini, e il pm di turno, Matthias Viggiano. 

Feriti e ipotesi

I feriti sono tre uomini: due di nazionalità nigeriana – uno dei quali è molto grave – ed un italiano. Quest’ultimo – che vive in un altro edificio poco distante – sabato pomeriggio avrebbe raggiunto l’abitazione dove i primi due risiedono, insieme ad altri connazionali, per aiutarli a risolvere, sembra, il malfunzionamento dell’impianto gas. Lì – dinamica e cause sono da accertare nel dettaglio – è avvenuta l’esplosione che ha di fatto coinvolto l’intero stabile: sedici gli appartamenti interessati, disposta l’evacuazione totale in attesa di verifiche. Circa la ricostruzione delle cause alla base dell’incidente, c’è un’ipotesi che sembra più plausibile di altre. L’abitazione in questione avrebbe finito il gpl domestico, fornito – come accennato – da bombole fisse, esterne e ricaricabili. Il rifornimento, tramite cisterna, sarebbe avvenuto nella stessa giornata di sabato ma probabilmente – questa l’ipotesi – i rubinetti interni all’appartamento erano stati lasciati aperti una volta esaurito il combustibile che, a ricarica effettuata, ha ricominciato a scorrere lungo le tubature fino a saturare la casa poi esplosa.

Residenti evacuati. Condizioni feriti

Alcuni abitanti del palazzo, dopo il termine dell’emergenza in senso stretto, sono stati accompagnati dai vigili del fuoco a raccogliere alcuni effetti personali nelle proprie case: troveranno al momento una sistemazione presso familiari/amici o, se necessario, in alberghi del ternano. In diverse abitazioni del quartiere è stata temporaneamente sospesa – per circa tre ore, fino alle 19.45 – l’erogazione della corrente elettrica per ragioni di sicurezza relative ai soccorsi messi in atto. Sulle condizioni dei tre ustionati, l’ospedale di Terni ha divulgato una nota: «Tutti tre i feriti sono uomini adulti, in trattamento. Uno in condizioni gravi sarà quasi certamente trasferito al centro grandi ustionati dell’ospedale Sant’Eugenio a Roma, gli altri due saranno trattati a Terni».

Miracolati e disperati

Dopo quella dove è avvenuto il disastro, l’abitazione più danneggiata sembra sia quella dove vive una giovane coppia: un uomo e una donna in stato di gravidanza. I due erano andati a fare la spesa e, al ritorno, si sono trovati di fronte la terribile scena della casa devastata. Disperazione nei loro occhi, ma anche rabbia e la consapevolezza che sarebbe potuta andare ancora peggio.

Uno dei testimoni

«Abito al piano terra, sul lato opposto dell’appartamento saltato in aria – racconta un uomo – e stavo riposando sul letto. Ho sentito il boato, sono uscito fuori ed ho visto l’inferno. Stavano facendo scendere dalla terrazza una ragazza la cui abitazione confina con quella dell’esplosione, a cui è crollata letteralmente una parete della casa. Lei stava bene comunque».

L’assessore che vive in zona

L’assessore comunale Sara Francescangeli vive a poche decine di metri da dove è accaduto il fatto: «Sono molto scossa da quello che è accaduto ieri, a Terni, in via degli Arroni, davanti casa mia ed ormai noto a tutti. La deflagrazione, l’incendio, i vetri ovunque, i feriti a terra con la pelle a brandelli, l’odore acre del fumo, una scena apocalittica. Sono scossa ma, al contempo, rinfrancata dal fatto che fortunatamente il bilancio delle vittime, dirette ed indirette, pur se pesantissimo – oltre dieci le abitazioni danneggiate – non è proporzionato alla gravità della esplosione. Poteva essere una strage. Pare sia esplosa una bombola di gas all’interno di un’abitazione, ma perché la bombola era in un appartamento servito dal gas ad uso domestico? E per essere lì, erano stati rispettati tutti i limiti e le disposizioni imposti dalla legge per l’uso delle bombole in condominio? Dopo questo evento, torna prepotentemente all’attenzione il tema della sicurezza, peraltro mai trascurato, diritto dei cittadini e dovere degli amministratori. Pertanto, nell’ambito delle iniziative già condivise ed intraprese sui tavoli della sicurezza integrata, sarà necessario intensificare i controlli e concordare ed adottare, con tutti i soggetti preposti, ogni provvedimento utile a scongiurare il ripetersi di episodi di questo genere».

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