Terni: grazie all’intuito di Nadia, riabbraccia i gatti che le avevano rubato due mesi prima

Storia a lieto fine quella accaduta a Terni in questi giorni. Il racconto della protagonista: «Non potete capire che gioia»

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Una storia a lieto fine, una combinazione rara e assolutamente particolare di eventi, ma quello che conta – come dice colei che ha contributo in maniera decisiva a risolvere il tutto – è il risultato finale. Ed una donna ternana – Silvia – è potuta tornare ad abbracciare i suoi due gatti che le avevano rubato due mesi prima, il 25 dicembre scorso. A raccontare il tutto, via social, è Nadia Panarese, nota volontaria e amante degli animali.

«Storia incredibile»

«Ci sono delle storie che hanno dell’incredibile, delle favole con un finale meraviglioso – scrive Nadia -. Due giorni fa vi avevo raccontato che ero andata a recuperare due giovanissimi micetti abbandonati nella struttura detta ‘Il colosseo’ in zona Fiori. Beh, ho avuto da subito il sentore che quei due musetti li avessi già visti da qualche parte e stamattina (sabato 5 marzo, ndR) la folgorazione: erano i piccoli rubati al ristorante alla Cascata delle Marmore il 25 dicembre!».

Il furto e l’angoscia

«Circa due mesi fa – prosegue Nadia – avevo letto di questa assurda vicenda e avevo condiviso l’appello fatto dall’Enpa per ritrovarli. All’età di due mesi circa, Silvia aveva soccorso questi due deliziosi gattini abbandonati per strada e aveva dato loro uno stallo sicuro e le prime cure, in attesa di trovare delle buone adozioni per loro. Poi improvvisamente l’irruzione dei ladri e la scomparsa dei due cucciolotti, la denuncia, l’intervento dei carabinieri. Tutte le procedure avviate ma rimaneva l’ansia e l’angoscia per il destino di queste due anime innocenti e soprattutto in che mani fossero andati a finire».

La gioia condivisa

«Fino a giovedì sera e per essere precisi fino a stamattina, quando ho intuito la verità e mi sono messa a confrontare le foto. Ne ero certa: i piccoli trovati da me erano proprio loro, corrispondono macchie, striature del pelo, età, indole caratteriale e sesso. Voi non potete capire cosa si prova a telefonare ad una persona che li ha pianti morti per dirgli ‘sono vivi, stanno in buona salute, sono con me’. Non so chi li rubò allora e perché, non so perché dopo due mesi questi gatti sono ricomparsi dal nulla – conclude la super volontaria – ma oggi non mi interessa: sono felice di essermi trovata al posto giusto nel momento giusto e di averli caricati entrambi dentro il trasportino senza alcuna esitazione. Oggi sono felice perché ogni tanto la cattiveria non paga».

Nadia Panarese

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