Un altro caso grottesco, attorno a questioni che, per la loro natura, dovrebbero essere gestite con il massimo tatto. Altrimenti – come nel caso dell’anziana il cui funerale è stato annullato nei giorni scorsi – si rischia di aggiungere dolore ad altro dolore.
La telefonata Alla base ci sono sempre problemi burocratici e questa volta la vicenda riguarda un’anziana ternana, deceduta lo scorso 7 dicembre, e i suoi familiari. Il funerale della donna si è svolto due giorni dopo e apparentemente senza problemi, tumulazione inclusa. Tempo poche ore, però, e al telefono del nipote è arrivata una chiamata dagli uffici comunali: «Purtroppo l’agenzia funebre (la stessa coinvolta nel caso dei giorni scorsi, ndR) non ha prodotto i documenti per la sepoltura e c’è il rischio di dover riesumare sua nonna».
Apriti cielo Dopo aver contattato l’impresa incaricata, senza approdare a nulla, i familiari si sono dovuti attivare in prima persona, e in fretta, per ottenere direttamente i documenti e scongiurare la grave situazione. Alla fine ci sono riusciti, ma ciò che resta è l’ennesimo, grave, episodio che una famiglia è stata costretta ad affrontare, suo malgrado, in un momento di lutto. Quando a tutto si vorrebbe pensare, fuorché a trovarsi di fronte a situazioni del genere.