di S.F.
Stop all’immobile di via Annio Floriano, si vira in zona nord di Terni. C’è un nuovo aggiornamento in merito alla lunga vicenda – in corso da diversi anni – della sede del centro per l’impiego di Terni: la Regione Umbria ora ha messo nel mirino il ‘Tulipano’ dopo le ultime vicissitudini. Valutata positivamente l’offerta della Marcangeli Giunio srl.
NOVEMBRE 2024, REGIONE VERSO L’ACQUISTO DELLA SEDE

Ater si era attivata in avvio di 2022 con l’avviso pubblico (indagine preliminare di mercato) per la ricerca di immobili da acquistare e da destinare a centro per l’impiego di Terni. Esito? Una sola proposta idonea rispetto alle tre pervenute. Vale a dire quella della ditta Marcangeli GIunio srl per 1.340 metri quadrati – più accessori – ad un prezzo di 2 milioni di euro. Tuttavia nel 2023 c’è stato l’aggiornamento del piano di potenziamento della sede Arpal con «un numero di addetti sensibilmente inferiore a quello inizialmente previsto». Si cambia.
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Di conseguenza la commissione di gara ha verificato anche la proposta di Pellegrini e Piccioni – inizialmente esclusa – per l’immobile di via Floriano, attualmente localto dal Comune di Terni quale sede del centro per l’impiego Arpal. Risultato? Proposta da 1 milione 750 mila euro per la vendita alla Regione post ristrutturazione con finiture di qualità. Di mezzo è poi subentrato il Pnrr e il 1° agosto 2024 l’allora giunta Tesei è stata autorizzata con legge regionale 12 ad acquistare l’immobile di via Annio Floriano per un prezzo non superiore ai 3 milioni. Ed ecco la novità.

Il 4 marzo, il 26 marzo e il 17 aprile 2025 ci sono stati incontri con protagonisti Pellegrini/Piccioni ed Arpal Umbria: «Nell’ultimo incontro è stato comunicato – si legge nella delibera regionale – da parte della compagine proprietaria dell’immobile oggetto d’acquisto che, stante i tempi ristretti per la sua ristrutturazione da effettuarsi entro il 30 giugno 2026 data prevista dalla milestone del fondo Pnrr, risultava estremamente rischioso rispettare in considerazione delle scadenze previste nel cronoprogramma delle attività». In sintesi? I proprietari hanno rinunciato alla vendita dell’immobile ristrutturato. Ribadendo tuttavia la disponibilità a venderlo nello stato di fatto. Chiuso il rapporto.
E per scongiurare il mancato utilizzo dei fondi assegnati per l’acquisto del Cpi di Terni nei tempi previsti dal Pnrr, la Regione ha subito contattato la Marcangeli Giunio per i locali già proposti nel 2022 e risultati idonei: «Emerso che, dei disponibili 1.400 mq a suo tempo offerti in vendita presso l’immobile denominato ‘Tulipano’, sono rimasti circa 900 mq da poter destinare a sede del Centro per l’Impiego di Terni, di cui 116 mq posti al piano terra e 784 al piano primo, oltre ad un balcone ad uso esclusivo di 80 mq e di un garage posto al piano interrato.
Il 19 giugno Marcangeli ha trasmesso l’offerta finale: 1 milione 726 mila euro per 900 mq ad uso direzionale più il balcone citato sopra e 14 mq di garage. Tutto per il centro per l’impiego di Terni. C’è dunque l’esito: palazzo Donini valuta «positivamente l’interesse dell’amministrazione regionale ad acquistare dalla ditta
Marcangeli Giunio srl i locali previa ristrutturazione». Ci sarà poi un’apposita disposizione normativa nella prossima legge di assestamento al bilancio di previsione 2025-2027. Firmano la responsabile del procedimento e dirigente al patrimonio Francesca Pazzaglia, il direttore regionale Luigi Rossetti e il vicepresidente della giunta Tommaso Bori.